BOLOGNESI 57 3
Giovanni Gonzaga, Marcantonio Colonna, Costantino e Antonio da Dnrazzo, Giampaolo Baglione, Giovanni Vitelli, Giovanni, Gentil e Roberto Sas-satelli, Nicolò dalla Rovere e Riccardo Alidosi. An-davangli dappresso ventidue Cardinali, poi il tesoriere del Papa ed il Datario Giovanni Gozzadini, che spargevano fra il popolo monete d'oro e d'argento. Quindi si mirava Giulio II. indossante prezioso manto, col pastorale e il triregno, e che portato era sovra la sedia gestatoria da sue genti. Il Senato avea trascelto a questo ufficio cento patrizi giovinetti; ma Giulio disconsentì dicendo che i bolognesi gli eran figli, non servi. Stavangli dessi attorno , e facean bella vista per seriche vesti colla divisa del Pontefice, al cui stemma alludevano i bastoncelli dorati che tenevano in mano, con al sommo una ghianda. Gli ambasciatori de' Monarchi alternamente co' gentiluomini bolognesi portarono sovra al Papa il baldacchino di porpora e d'oro. Da prima tre ambasciatori Imperiali, uno di Francia , quel di Spagna e quel di Venezia portarono il baldacchino sovra a Papa Giulio; poi l'oratore di Firenze, due Rettori dell'Archiginnasio, il Pretore di Bologna e due Principi della Corte Romana; infine sei nobili bolognesi. Al retroguardo marciavano du-gento uomini d' arme e cinquecento cavalieri stra-diotti col Marchese di Mantova. Da ultimo lunga schiera appariva de' fuorusciti bolognesi : diciassette Malvezzi, altrettanti Marescotti, i Canetoli, i Cacci anemici, gli Odofredi, i Ghisilieri, i Mezzovillani, gli Attiranti. — La pompa si recò dapprima alla Cattedrale poscia al Palagio. „
Abbiamo detto che il Tesoriere del Papa ed il Datario Giovanni Gozzadini gittavano al popolo monete d'oro e d'argento; aggiungeremo che gli storici convengono d'accordo che se ne spandessero pel valore di tremila ducati.— Rappresentavano esse monete un san Pietro in piedi colla leggenda attorno BON. P. IVL. A TIRANO LIBERAT. (cioè Bono-ma per Julium a TyrannO liberata ), e nel rovescio