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parte l'aggiunse egli, di coloro che gli parvero migliori cittadini. Adunque i quaranta eletti furono :
Tommaso Gospi Giovanili Marsigli cavaliere Alessio Orsi Rinaldo Ariosti Gian Francesco Aldrovandi Angelo Ranuzzi Eliseo Cattani Giacomo Lini Innocenzo Ringhieri Cornelio Lambertini Conte Ercole Bentivoglio Girolamo Sampieri cavaliere Francesco Bianchetti Annibale Sassuni Sallustio Guidotti Lodovico Bolognini Alberto Carbonesi Bartolommeo Zambeccari Antonio Maria Legnani Giacomo dall'Armi
Carlo Grati Giovanni Campeggi Ercole Felicini cavaliere Agamennone Grassi Giulio Malvezzi Lodovico Foscarari Ercole Marescotti Alberto Albergati Girolamo Lodovisi Melchior Manzoli Ovidio Bargellini Alessandro Volta Francesco Fantuzzi Alberto Castelli Gian Antonio Gozzadini Virgilio Ghisilieri cavalieri Conte Alessandro Pepoli Pietro Isolani Virgilio Poeti Annibale Bianchi.
Volle il Pontefice che costoro chiamati fossero i quaranta Riformatori dello Stato di Bologna, e man* cando l'un d'essi, gli altri senatori ne eleggerebbero un nuovo, che verrebbe poi o no confģrmato in ufficio dal supremo Pontefice. Di esso nuovo Senato ebbero assai contento e la nobiltą ed il popolo, perchč il Pontefice avea prescelti i pił ragguardevoli bolognesi, i quali per mostrargli lor gratitudine, posero bando che chiunque avesse in casa o fuori armi gentilizie de'Bentivoglio (e quasi tutte le case e di cittą e di campagna ne avevano) le dovesse o cassare o distruggere, sotto pena di scudi io d'oro per ciascuna insegna. Struggimento dell' araldica,