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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quinto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1844, pagine 607

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNESI
   a lire 6 il cento, la cera lavorata a soldi 7 la libbra, le confetture a soldi 708 denari, lo zucchero fino a soldi i5 la libbra, l'orzo a soldi 18 la corba, e così la fava e la semola. — Indi lo stesso Giulio pose il prezzo a diverse manifatture, sotto pena ai trasgressori di 10 ducati d' oro per ogni volta. — E poiché parliamo di punizioni, sappiasi che Giulio fece distenere nel palazzo pubblico Angelo Bianchi per sospetto che costui avesse corrispondenza coi Bentivoglio , indi fece pubblicare un bando con pena la vita a chiunque avesse intelligenza e corrispondenza coi Bentivoglio sbanditi.
   Intesa intanto dal fratello del Viceré di Milano la venuta del Papa a Bologna, venne tosto fra noi con sontuosa compagnia, e fu incontrato a Porta san Ma-molo dai Cardinali e dalla famiglia pontificia, e con molto onore introdotto.— Così fu ancora aumentata la gerarchia de'Porporati in Bologna; i quali tutti col Pontefice passarono a san Petronio, dove assistettero ad una solenne messa cantata dal Cardinal di Pavia : poscia Giulio Papa diede la benedizione al popolo con indulgenza plenaria , e prima di uscire dalla Basilica creò tre cavalieri aurati con augusta solennità. Il dì appresso tornò al suo seggio il Cardinale fratello del Viceré, e tornovvi pure il Marchese di Mantova, che da qualche tempo era fra noi. — E fra noi pure si trovava Baldisserra Canetoli, il quale fece ricorso al Pontefice per ricuperare i suoi beni paterni posseduti dai Marescotti, dai Volta e da altri. Ma siccome sapeva il Papa come già i Canetoli fossero stati cacciati di Bologna per sedizioni e ribelli , così rispose a Baldisserra che se voleva starsi in patria non dovesse in modo alcuno cercare né pretendere gli antichi beni.
   Indi fece celebrare in san Petronio Un funerale solenne all'Arciduca Filippo d'Austria (a3 Noveni-* bre) ; e il dopo pranzo cavalcò con molti Cardinali alla Porta di san Felice , vide il guasto fatto alla torre dal cannone francese e decretò un risarcimento alla medesima.