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A mezzo del mese ultimo (17 Dicembre) il Papa: cavalcò alla Certosa. E la vigilia del Natale diminuì altre gravezze al popolo: calò il prezzo del sale, ch'era di soldi 5 il quartirolo, pose a soldi 3 per, corba la macinazione ch'era a soldi 4: i quali prezzi volle eguali ancora pei contadini, che per lo addietro si videro più aggravati che le genti di città. Così pure diminuì agli agricoltori il prezzo di conduzione de'bovi altrui per utilità propria; il quale prezzo fu già di molti ducati annuali per paio, e lo ridussero a ducati due gli assunti ai bovini deputati da Giulio, cioè Giovanni Campeggi ed Antonio Maria Legnani , dottori, con Alberto Carbo-uesi e Girolamo Lodovisi.
Per tutte queste cose la città e il territorio di Bologna furono in somma allegrezza; e per mostrar gratitudine a Papa Giulio, continuamente gli mandavano molti e ricchi doni, che furono benignamente da lui accettati, provando egli un indicibile contento che i sudditi suoi con tanto dispendio gli addimostrassero ossequio e gratitudine, non potendo in altra guisa co'fatti aprirgli l'animo loro. — Anche Lucrezia Borgia Duchessa di Ferrara e prole di Principe unico, gli mandò un ricco presente di squisiti pesci di mare e d' acqua dolce , ed altre cose rare per Bologna ; ed in gran numero.
Il giorno poi del Natale, alla presenza di tutti gli Eminentissimi Cardinali con grandissima solennità celebrò Papa Giulio la santa messa nella gran Basilica felsinea, accorrendovi tutti i magistrati ed il. popolo e innumerevoli forestieri che da molte parti venivano per vedere quel gran Giulio che del suo nome riempiva la terra, e per fruire l'indulgenza e la benedizione del Pontefice, il quale, finita la messa, benedì dapprima una spada ricca d'oro e di gemme con un berretto di velluto nero adorno di perle, a farne dono al Re di Scozia; poi al popolo tutto ed ai grandi la paterna benedizione compartì.—Il dopo pranzo poi fece fare la nuova imbos-solazione degli ufficiali venturi mutabili della città;
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