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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quinto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1844, pagine 607

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a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNESI
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   • nei seguenti giorni di santo Stefano e di san Giovanni e de* santi Innocenti si recò, insieme a tutti i Cardinali alle chiese di santo Stefano, di san Giovanni in Monte e di san Francesco / dove un Cardinale cantò sempre la messa, dopo di che Papa Giulio benedì il popolo con indulgenza plenaria.— E di questa guisa in Bologna fu chiuso un anno di gravi e diverse vicende, cui sarà difficile che sorga un eguale per la politica istoria di questa o d'altra città.
   All' aprir del Gennaio entrarono all' ufficio loro tutti i magistrati novelli della città, che giurarono fede ed interezza in mano del Pontefice nella Cappella Nuova de' Signori Anziani ; e terminata la solenne messa fece cavaliere aurato Cristoforo Ange-lelli,uno de'nuovi Anziani, e volle che in propria presenza fossero estratti tutti gli ufficiali minori della città e del territorio ; e finì la funzione col benedire i magistrati qual Pastore e Principe e Padre.
   E volendo pure che s'incarnasse il pensier suo di rifabbricare la fortezza alla Porta di Galliera, per difender Bologna dagli attacchi di qualsivoglia inimico, diede a conoscere apertamente la sua volontà (i5 Gennaio), e comandò si cercassero le fondamenta degli antichi edifizi bellici che già vi esistettero ; e ritrovatili per intero in solido e perfetto stato, ordinò si apparecchiasse ogni cosa per dare opera alla bramata ricostruzione. E passeggiando il Papa quasi ogni giorno per Bologna o pe'dintorni (poiché l'inverno passò mite) fu poi a vedere (7 Febbraio) lo scavamento della terra d'ingombro che si faceva pel nuovo Castello decretato: indi (i5 Febbraio) vestito in tutta pompa sacra e accompagnato da molti Cardinali apparati da Vescovi, benedì le scoperte fondamenta del Castello, e colle proprie mani pose la
   ANNO DI CRISTO 1507.
   Armai. Boi. T. V.
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