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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quinto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1844, pagine 607

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a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNESI
   
   grandezze.*»Ritornato poi a Bologna (a6Gennaio), chiamati a Concistoro i Porporati suoi, e definite alcune cose d'importanza, citò i Bentivoglio a dover soddisfare i creditori proprii, avendo un debito di trentamila ducati in sole lettere di cambio. — Nel qual tempo furono sbanditi per sospetti alcuni amici de' Bentivoglio , frai quali un prete di casa Zelini cui tolsero i benefici, e tre Manfredi, ed un Mezzolari, ed Ulisse Bovi, ed un Zani, ed un Ario-sti, ed un Bianchi, ed uno Scardova, e Vincenzo Magnani, e moltissimi altri cittadini, che tutti furono obbedienti, e stettero ai luoghi dove confinati vennero ; sicché veggendoli subordinati Papa Giulio li richiamò fra breve alla patria con piacere di tutti.
   Indi Giulio Papa passò a Bel poggio (7 Febbraio) già delizia di Giovanni Bentivoglio, e di là fu a pranzo tra gli Olivetani a san Michele in Bosco ; da cui (ritornato a Bologna) passò alla Porta di Galliera ad osservare le operazioni murarie pel nuovo Castello.— Ciò veduto s'apparecchiava a partir per Roma, dove 1' aspettavano altri importanti negozi. — Il Senato nostro fu avvertito di sua vicina partenza, e ad un tempo che Papa Giulio lasciar voleva a Legato della città il Cardinal Ferrerio con ogni possibile autorità, eziandio sopra il Senato, e ool potere di conchiudere ciò che meglio talentassegli senza saputo ed acconsenti mento de' quaranta ; il quale avviso turbò 1* animo de' maestrati e diede loro che pensare davvero.—-Alla fine, giunto il 10 di Febbraio, dopo avere il Senato e tutti gli Ufficiali della reggenza ascoltata messa nella Chiesa di santa Cecilia,
   {>arroochia loro perché avevano stanza nel già pa-azzo Bentivoglio, si recaron tutti colle solite forme appiè del severo Pontefice , cui baciarono il piede. Poi Lodovico Bolognini, cui era commesso il parlar per tutti, così perorò pe' suoi colleghi innanzi al temuto Pontefice :
   „ Santissimo Padre, la cagione che a' piedi vostri ci ha condotti altro non è che l'aver noi inteso come Vostra Beatitudine in breve vuol passare a Roma,