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ANNALI
volta queir austero padre ma cordiale, e provvido, e generoso che per cento giorni era stato in Bolo-gna ad oMervar le cose del governo cogli occhi prò* prii, ad esaminarle col proprio intelletto e oen quel senno consumato onde tanto si distinse; non fidando ne'consigi ieri e nelle corti, che spesse volte procedono con passione e parzialità, mal giudicando delle cose, male facendone giudicare, e recando danni talora a cui per equità non dovevano incogliere giammai. — Papa Giulio adunque partiva; ma pervenuto alla Porta di Btrada Maggiore si rivolse indietro riguardando con affetto la città; e quivi solennemente ad alta voce benedì tre volte quelle migliaia di genti rispondendo amen, il commosso popolo insieme a tutti i Cardinali. Indi Sua Beatita-* dine raccomandò al nuovo Legato tutto il popolo, e 1 agri mando per tenerezza un* altra volta lo benedì. Uscito quindi, e pervenuto al convento dei Crociati, licenziò il Legato con tutti della reggenza bolognese, accompagnandolo soltanto Giovanni Marsigli e Gianfrancesoo Gozzadini, per volontà del Senato.
Gli altri bolognesi, che avevano accompagnato il Pontefice, fecer ritorno alla città, accompagnando il Legato novello coi soliti onori, e conducendolo al palazzo dove prese il possesso della sua legazione. E in segno d'allegrezza (secondo il consueto di que' giorni ) si liberarono prigioni, e la sera si fecero molti fuochi di gioia, per li quali appiccossi incendio ad un fienile presso il Pa] lazzo degli Anziani , e dietro a questo ad altri tre ; onde n' andarono in fiamme per intero quattro edilìzi, colla morte di venticinque cavalli e di due buoi, che stavano a stalla sotto i fienili divampanti, e cai crollarono sulla cervice gli arsi palchi e le travi robuste che li sostenevano.—Spettacolo tremendo che volse in dolore ed in pena tutta la festa che Si faceva al novello Cardinal Legato, il quale passò una notte di molta angustia, imperversando l'incendio poco lontano dalle stanze di lui.