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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quinto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1844, pagine 607

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a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNESI SSg
   Nei tempi d'angustia ogni lieve cosa pare un gravissimo fatto. Adunque avvenne che la città si spaventasse di tale incendio reputandolo un/filiale dei Bentivoglio e de'loro amici per sollevare un partito a favore de'medesimi e ritornarli alla patria: il perchè tutta la notte si stettero i cittadini sull' arme. Ma venuto il giorno, e non iscorgendo alcun movimento , fu deposto ogni timore. Però, a maggior sicurezza della patria si stabilì che il Gonfalonier di Giustizia cogli Anziani lasciassero la nuova stanza nel palazzo Bentivoglio, ed all' antica ritornassero nella lor famosa residenza.
   Ma, se quell'incendio non fu segnale dei Bèntivo-glio, v'ebbe tra poco chi cercò bene che Giovanni ed i suoi esuli compagni ritornassero in Bologna a vendicar l'oltraggio della cacciata. Marcantonio Fan-tuzzi, Battista Ranuzzi, Costantino Caprara artigliere celebrato , e parecchi altri seguaci della loro opinione meditarono aprir di notte ad Annibale e ad Ermes Bentivoglio una porta della città ; facendo ad un tempo con una mina scagliar in aria il Palazzo con quanti vi si trovassero. — Fu scoperto il trattato ( come scrissero il Ghirardacci ed il Negri ) dai congiunti del Fantuzzi, che glie ne fecero parola. Egli, sorpreso, e debole di spirito, tremò: fu al Legato ; confessò la cosa, dimandò misericordia. L'ottenne, e fu posto a confine. Il Caprara venne preso ; il popolo che lo amava pel valor suo, ne chiese in dono la vita: indarno! Costantino il dì appresso fu appeso per la gola ad un'aringhiera del pubblico palazzo. Orrore e lagrime! —I consorti nel fatto tremarono, fuggirono, stettero obbedienti in esiglio, ritornarono poi alla patria: ma Costantino era polvere.
   Siffatto trattato mise in cautela i Senatori ed il Ferrerio, che dì e notte stavano vigili e sospettosi per lo timore; e il penultimo dì dei Febbraio rin-novaronsi i bandi di Papa Giulio contro de' Bentivoglio , e dei loro stemmi, e delle loro divise. — E mandò pertanto il Papa a Bologna il Vescovo di AnnaL Boi. T. V. 67