BOLOGNESI 535
voi in riputazione: e tanta autorità era loro per voi conceduta, che ardivano, quando volevano, ruba re, villaneggiare, ed ammazzare chi lor pareva, e pus-savan sempre senz'aldina punizione. Che questa si possa chiamare libertà Dio sia giudice, e vi renda condegno merito , che altra maggiore certezza che questa non potete avere. E conchiudendo vi diciamo che tutti voi sempre abbiamo trovati, così i maschi come le femmine, pieni di crudeltà con invidia, e di furore, di rabbia, di lussuria, di avarizia, e più sitibondi di sangue umano che Crasso d'oro. Abbiamo dunque da ringraziare sommamente l'Altissimo, e Papa Giulio, che Dio gli conservi lunga e felice vita, che ci ha levati di sì antica estrema servitù, e tolti dalle mani di sì crudeli e nefandi tiranni: ed oltre i mancamenti soprascritti, questa città che soleva esser ricettacolo di famosi e virtuosi uomini, aveva tei a piena di ladri ed assassini : per le quali cose vi certifichiamo non piccola ruina ; chè così vuole l'infallibile e vero Giudice. Che ab* biatc fatto pagare le earticelle ai poveri bolognesi che non avevano avuto dote , è tanto pubblico e notorio che veramente, avuto rispetto a tanta estorsione, la terra dovrebbe ingoiar voi e la vostra generazione: ma il conservarvi tanto sarà a maggiore Vostro supplicio ed a confusione di chi volesse in simile modo vivere. Che siate stato osservatore di fede, non troviamo alcuno che dica che Mai l'osservaste a chi r avete promessa ; che peggior cosa non può essere in ciascuno, e massime in quelli che governano Stati o Repubbliche. Non passeremo adunque sotto silenzio la vostra immacolata liberalità , che non alloggiavate in casa vostra Prìncipi, Signori ed Oratori italiani o non italiani, che spen* dendo dieci ducati in onorarli , non ve ne faceste pagar cento per dieci alla Camera: e mostravate al popolo che quell' onore lo facevate del vostro. „
Bologna, Aprile 1507.