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ANNALI
che si aprisse il sepolcro di N. S. in santo Stefano perchè accorrendovi il popolo nell'ottava pasquale a gran folla, più di leggieri s'appiglierebbe per la città il mortifero contagio. Ma perchè ai divóti non fosse tolto il gran bene delle indulgenze, cantò egli la solenne messa in san Petronio, applicando a tutti gli astanti confessati e comunicati quelle stesse indulgenze plenarie che avrebbero percepite andando alla visita dell' augusto Sepolcro nella Basilica famosa ed antica di santo Stefano.
E tosto si fecero buone provvisioni sanitarie, acciocché gì' infetti da pestilenza non istessero cogli altri cittadini, ma passassero al lazzeretto, dove di loro si avrebbe cura particolare. Ma la peste seguitava ; il perchè il Legato pubblicò un ordine che si sonasse l'Ave Maria del Mezzogiorno, ad impetrar l'aiuto di Nostra Donna della Misericordia, consolatrice degli afflitti, e protettrice degli uomini nelle loro calamità.
In questo tempo non cessavano alcuni de'Bentivo-glio di pensare all'antica siguoria e a qualche mezzo per ricuperarla. Annibale, Gian Galeazzo e Ginevra, non istavano alla distanza voluta dal bando pontificio , e sprezzavan quell'ordine che Giovanni ed Alessandro osservavano. Ginevra sopra tutti ardeva di bollente ambizione, di fiero sdegno , di brama di vendetta, e di cent'altre passioni aspre, che le facevano tempesta nell'antico seno. Scrisse al consorte essere anoora in Bologna chi dava il sangue e la vita per loro ; esser propizio il momento , partito il Papa, non molto accetto.il Legato: il popolo desiderare gli antichi suoi signori, ai quali, com'era palese per le frequenti congiure , avrebbe pronta--mente assistito. Adunque nel marito non doversi intiepidire l'ardore; poiché Giulio stava in Roma, l'esercito era sciolto, i capitani alle lor famiglie ritornati, sicché potrebbero i Bentivoglio riconquistare Bologna ed aiforzarvisi, prima ohe agli altri ¦venisse dato di raccozzare un esercito. Ed aggiunse la superba donna cbe il Re di Francia era a sperarsi