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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quinto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1844, pagine 607

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a cura di Federico Adamoli

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   ANNALI
   il Cardinale Ferrarlo, posero dal bel principio gros* sa'ssima taglia sulle teste dei tre giovani Bentivoglio, promettendo per ciascheduno quattromila ducati d'oro, se consegnati vivi, e la metà se morti. Promisero inoltre dugento ducati a chi desse vivo al governo Giampietro Ranuzzi bentivolesco, e cento «e il davano morto : e tutti i denari f per maggior sicurezza del popolo, furono depositati nel banco di Anton Maria Legnani. Poi molti nobili confinarono a Cesena, fra i quali un Ariosti, un Da Sala, tre Magnani, quattro dei Montecalvi , tre dei Sas-suui e due Segni, i quali tutti ubbidirono. — £ inoltre il Senato mandò a Roma il Senatore Albergati Alberto, ad avvisare il Pontefice delle accadute macchinazioni è dei movimenti che ne seguirono. £ intanto che aspettavano risposta si afforzava il Palazzo, si muniva la cittadella, si mandava una grida che chi brandisse le armi contro de' Benti voglio acquisterebbe indulgenze, e chi le impugnasse in lor favore, scomunicato e maledetto sarebbe, t Un altro editto si affissava per la città affine di spiare l'animo del popolo. Ordina va si che alle ore ventitré, chiunque fosse atto alle armi, comparisse armato alla piazza, fregiandosi di rossa croce al petto ed alle spalle. Molti accorsero a quella mostra , e venne loro imposto che allo squillare de' bronzi si recassero a drappello a drappello in luogo stabilito. Capitano supremo fu eletto il famoso Lucio Malvezzi. Il prode Armaciotto, Alessandro Pepoli e Giovanni Sassatelli mossero con sei mila fanti e con molti cavalli ad attaccare di fronte i tre Bentivoglio; mentre Ugo Pepoli con uno stuolo di robusti montanari accingevasi ad assalirli di fianco. Ma Annibale ed i fratelli, già disperando di favorevole commovimento in Bologna, e vedendo inutile il tentar la sorte dell' armi, avevano sloggiato dalle castella suddette, riparando nel territorio modenese. Dopo alcun tempo ordinarono ai cavalleggeri un'incursione ; ina nella valle di Casalecchio furon respinti e volti in fuga.
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