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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quinto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1844, pagine 607

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a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNESI
   SSg
   Giulio II., promulgando l'editto in eni proibiva ad ogni signore potentato di giovar d'aiuto i Bentivoglio, avea dichiarata legittima 1' occupazione di quelle terre i cui possessori soccorressero Giovanni ed i figli e gli altri esuli dei Bentivoglio. Del qual decreto approfittando Ippolito Cardinale da Este, mosse con truppe da Ferrara, e messosi a dar la caccia ad Annibale, che gli era cognato, il pose in fuga dal dominio del Duca, fratello suo proprio. Quindi si volse contro Spilamberto e Sassuolo, ed occupolli, spogliandone Guido Rangoni ed Alessandro Pio, che stretti di parentela coi Bentivoglio, gli ebbero per compassione assistiti.
   E nel frattempo i Quaranta ed il Legato non ista-vano in ozio, ma con ogni diligenza bandirono e confinarono in vari luoghi alcuni cittadini sospetti: poi fecero aprir le roste intorno al Palazzo pubblico per mettervi le artiglierie, e fecero porre una forte saracinesca alla entrata del palazzo, atterrando molte botteghe di legno che ad esso palazzo ed alla piazza intorno stavano, affinchè libera ed ampia fosse, e meglio disposta a difesa. Indi fecero venire alla città molti individui che per timore della pestilenza eran passati alle ville; ed ordinarono che chi avesse bisogno di macinar grano, il facesse tosto , perocché stavasi per levar 1' acqua dal Canale di Reno.
   Abbiam veduti i tentativi dei tre giovani Bentivoglio sotto Bologna: or sappiasi che il Papa diede avviso al Re di Francia dell' insolente disubbidir loro: il perchè Lodovico scrisse tosto al Cardinale, fratello del Viceré di Milano che dovesse porre prigione Giovanni Bentivoglio, ed esaminarlo delle sue intenzioni, e s'egli aveva ordinato a*figliuoli di andare contro a Bologna. Ricevuto il Cardinale il regal foglio, eseguì tosto quanto ordinato gli veniva , e fece pigliare Giovanni mentre quieto e melanconico si stava a mensa nel suo asilo modestissimo, e sopra una mula tradur lo fece al castello , dove distenuto ed esaminato , affermò costantemente non aver avuto alcuna parte alle follie o leggerezze che
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