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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quinto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1844, pagine 607

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a cura di Federico Adamoli

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   ANNALI
   dir si vogliano de* suoi figli, maledicendo 'in cuor proprio le male istigazioni della moglie ambiziosa e insanamente superba.
   Saputosi quindi in Bologna e come i giovani Bentivoglio fossero stati respinti oltre i confini degli Estensi, e come il padre stesse prigione nel Castello di Milano, dal popolazzo e da parecchi distinti cittadini si fece grande festa e schiamazzo della rovina di coloro cui ebbe toccata la peggio.-—E fosse piaciuto a Dio che altro non avessero fattoi Ma Ercole Marescotti e Cammillo Gozzadini, dicendo eh* era d' uopo distruggere il covaccio affinchè il nibbio non vi facesse ritorno, aizzaron la plebe matta ed esultante degli altrui guai , acciocché a ferro ed a fuoco il palazzo dei Bentivoglio mettesse : né di molte eccitazioni ebber mestieri ; chè ove a disordine si appella, ov'è speranza di bottino, mai non è tarda o inoperosa la plebaglia. Lucio Malvezzi, gran capitano ed onest' uomo , si oppose con altri non ciechi da furore , per impedire tal mina. Indarno ! I Quaranta 1* avean minacciata, il Legato conceduta, quei due feroci stabilita. E già costoro montano a cavallo (3 Maggio) con in mano le faci dello sterminio; già traggon seco una turba di tristi, armati d'ogni strumento distruggitore; già vedili in istrada san Donato, attorno al palazzo Bentivoglio; a quel palazzo che Sante incominciò, vol-gon ora quarantasette anni, che Giovanni secondo proseguì e vide compito, che nessuno della famiglia potè abitare fino alla morte, e che Bologna roo-¦ derna mai più non vedrebbe nè potria vantare al forestiero ed accennare a' suoi figliuoli. Vedi adunque i furibondi gittarsi contro quel meraviglioso ( palazzo , che sarebbe solo bastato ad illustrare la
   città, ed appiccarvi per ogni dove il fuoco divoratore ; e con marre, e pali, e leve, e picconi ed ogni altro ferreo strumento fare scempio della gran mole, che presto sarebbe un informe e sterminato ammasso di rovine. Suppellettili d'ogni sorta andavano a sacco ed a ruba; arazzi, dipinture, smalti, argenti, bronzi