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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quinto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1844, pagine 607

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a cura di Federico Adamoli

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   ANNALI
   di meravìglia mandò un messo al Conte Guido Kan» goni ; volesse passare ad Annibale, lo facesse avvisato che la Porta era presa. Il Rangoni ( eh' era fermo al Lino con dodici cavalli) fu meravigliato assai, perchè Annibale non era nemmeno con lui. Pure, fece dire allo Scappi, tenesse vive sue genti, suscitasse il popolo, tutto sarebbe fatto tra breve, secondo suo desiderio. I congiurati (ch'erano un cen-tosettanta ) volendo ingrossar di numero, presero a gridare popolo, popolo; ma niuno si mosse.
   Il Governatore intesa novella del notturno sollevamento, radunò il Senato, e spedì tre de'Quaranta a Porta san Mammolo per ragionar collo Scappi ed intenderne la mente. Disse Gasparo, al Conte Ercole Bentivoglio, al Conte Ovidio Bargellini e ad Innocenzo Ringhieri, aver ciò fatto per bene della patria, poiohè sapeva che i Marescotti (e spezialmente Ercole che trovavasi a Roma ) istigavano il Papa a tenere umiliata Bologna : esser eglino cagione dei turbamenti della città, ne pagassero adunque il fio almen negli averi.
   Ritornarono i Senatori al palazzo colla risposta dell' audace, il quale intanto mandò a chiamare in aiuto Ugo e Giacomo de'Cónti Pepoli, con Basotto Fantuzzi, sperando che col lor favore dovesse il popolo pigliar le armi, e cacciar di Bologna il Governatore, e rimettere i Bentivoglio nell' antico seggio. Ebbe a sè il Conte Ugo con cento uomini ; Giacomo formò un altro pensiero. — Intanto il Governatore mandò una buona compagnia di soldati contro i tumultuanti: giunti al Collegio di Montalto si posero in ordine di battaglia ; quelli dello Scappi fecero altrettanto, e drizzaron le artiglierie contro de'soldati. Questi fuggiron per isgomento; e intanto Giacomo Pepoli con cento armati prese la bocca delle Clavature in piazza contro al Palagio, Lorenzo Ariosti si pose in capo della piazzetta dagli Stelloni, i Malvezzi all' angolo dell' orologio. Tutti erano armati e colle loro squadre ; tutti pronti ad offesa. Ed a qual fine? Dello Scappi si sapeva, degli altri no.
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