BOLOGNESI
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Contemporaneamente a queste cose, avevano luogo in Bologna lieti e funesti fatti per altre cagioni. Ed anzi tutto diremo , che nel Febbraio fu recata a compimento la fusione della statua di Papa Giulio, fatta dall'immenso Buonarotti per mille ducati di mercede, e che si vide messa sopra la maggior porta della Basilica di san Petronio, dove stanno di presente tre minori statue, facendone allora il popolo allegrezze e fuochi di gioia con ispontanea esultanza. Cosi non avesse in seguito mutato consiglio, che quella effigie starebbe ancora ammirata ! — Ed aggiungeremo (venendo a mali avvenimenti) alcune indegne cose del Governatore contro di persone sacre. Mandò costui, appena partito dalla città il temerario Scappi, una compagnia di milizia a prendere quai prigionieri tutti i Frati dell'Annunziata, e dell' Osservanza , e pretendeva che avessero dato alloggio a dei cavalli dei Bentivoglio, ciò che non era. E perchè uno di quelli dell'Annunziata prese a difendere con forti parole la causa comune, e mostrò l'indegno procedere del Governatore, questi lo confinò per dispetto a venti miglia lontano dalla città. E all'altro convenne ubbidire.
Ed ai Frati Servi di Maria toccò grave danno per dispotismo dell' irato e sospettoso Governatore. Un ladro involava diversi oggetti nella Chiesa di essi Frati. Fu preso e distenuto in Convento. Il Bargello corse coi birri ed entrò in Chiesa; un robusto e co-raggioso Monaco gli disse non dover entrare la famiglia a quel modo in luogo sacro; l'altro fece impeto per entrare nel Convento; si abbaruffano, ed il Claustrale di buona lena prende 1' armato alla lunga barba, e gli dà una scossa tale che il rover-scia , e per la Chiesa sei trae dietro , e vuol cacciarlo : tutti i birri investono il Frate, e il dibattimento si fa più aspro che mai. Alcuni soldati, di quelli venuti da Roma in soccorso della città, sotto la condotta di Giampaolo Baglione e di Gherardo Kangoni, avevano stanza ne'Chiostri del Convento: corrono al tumulto, investono i birri, li pongono