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ad infestare il Bolognese.— Jl Marchete di Mantova avvisa il Bentivoglio a guardarsi dall'irritar Giulio : il Bentivoglio non presta intera fede nel Marchese, è vorrebbe cozzare col Papa.—Si crede abbandonato dai protettori, ma non da lord oppresso. — E? solo; durerà pòco.—Un Commissario pontificio reca una Bolla contro dei Bentivoglio: risolvessero.—Il popolo gridà sega e
f uerra : ma il popolo è volubile spesso. — l Senato manda Capitoti aspri al Papa ? che in Forlì li legge e li lacera; poi bandisce uria scomunica contro i Bentivoglio e la città,—E muove da Forlì, e passa per aspre vie ad Imola. — I bolognesi d'iman-dàn proroga àlV interdetto: il Papà non la concede: accorda a' suoi cortigiani i Benefizi ecclèsiàstici chè per V interdetto vaca-vano.—Il Chaumont con molto esèrcito viene a Castel Franco a minacòiar Bologna dà occidente, mentre il Papa da oriente pur là minaccia.—Prende il Chaumont Castel Franco e lo taglieggiaf mentre i Pontifici prendono Frassinéto e Monte Calderaro. — Si cóstruiècónò bastioni déntro là città. — Giovanni dà il domandò supremo marziale ài figliuolo Annibale, e si dispone àlV ultima sforzo.— Castel san Pietro j Biidriò e Vàri-gnana sono degli Ecclesiastici: Giovanni è stretto dà ógni parie: non ha più salute. — Ottiene dal Chaumont una scorta per ripà-rare in Lombardia: ìrèntàcinquè dèllà famiglia escono bori tùi: rimane pero Girièvrà sita dònna'. —Nómi di filanti uscirónò, % luoghi in che ripararono. — Narrazióne df quanto operò il Bèhtivoglià iti bàni'à^gtò di Bologna} ad incrementò delle Scienze, delti Lettere e delle Artiy è di quànìó possedesse quivi ed altrove. — Ambascieria al Pontefice, che non voglia introdurrà i francési lis