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i libri dei dazi istituiti dal Bentivoglio. — Pestilenza: provvisioni pubbliche.— Nuovi tentativi dei Bentivoglio per ricuperare Bologna; lusinghe del Re di Francia; commovimenti d'Annibale e de* suoi amici; niuna corrispondenza nel popolo.—Paure nei mae-strati e nel Vescovo; ambascierie al Papa; conforti di Giulio. —Le schiere della città sono in armi, e caccian lungi i fuorusciti.— Le possessioni Bentivolesche sono occupate da altrui. —» Bandi, confiscazioni, persecuzioni. — Giovanni Bentivoglio è in carcere a Milano: vien trovato innocente delle altrui macchinazioni: dopo alcun tempo esce di carcere. — Intanto in Bologna, per fatto di due nobili e di molti altri viene atterrato il palazzo magnifico del detto Giovanni: danni immensi, morti, pericoli, rovina che durò un mese. — Storia degli avanzi della gran mole, e delle fabbriche suscitate nel luogo del guasto. — Feste de* milanesi per f la liberazione di Giovanni Bentivoglio. — Alla novella della rovina del sontuoso palazzo Giovanni in Milano stramazza tramortito, Ginevra sua moglie soccombe in Bussetto. — Oratori bolognesi appiè di Lodovico di Francia, pregandolo a sterminare e Bentivoglio e Bentivoleschi. — Abboccamento strano fra uno di tali oratori e Giovanni II. — Lettera ammonitoria del Papa ai Quaranta del Reggimento felsineo. — I nostri cercano aiuto perchè temono dei Bentivoglio e de1 loro aderenti. — Morti e disgrazie senza umana colpa.—Il Legato parte da Bologna col suo Auditore: è chiuso in Castel sant'Angelo. — Viene Governatore al picchi Reno un Fieschi Vescovo di Monreale.
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Odio di molti contro di Ercole Mare-scotti, motore della distruzione del palazzo