BOLOGNESI 54 S
loro sondi; e fattasi mettere la celata, s' appresentò alla battaglia circondata sempre da'suoi spiriti, ohe facevano molti strani gesti. Comparve poi la già detta Lelia , molto leggiadramente vestita e vaga nell'aspetto, sopra una bellissima chinea riccamente guarnita: intorno a cui camminavano alcuni staffieri vestiti d'onorata livrea: con lei veniva il Negromante, a cavallo d'un grandissimo lupo e vestito all'antica di velluto azzurro con frange d'oro, ed una sottana di raso cremisino, con maschera, berretta e capellatura d' uomo vecchio.
Entrata la donna con tal compagnia , e girato tutto lo steccato, rivoltandosi al vecchio gli mostrò che quello era il luogo nel quale esso aveva promesso di far venire Ferrante suo Signore; e il Negromante, mostrandosi pronto a compiacerla, tosto discese dal suo lupo, e avendo dato di mano ad una tasca, che gli pendeva dalla cinturar e cavatone un libro, fece sembiante di volere scongiurare i Demoni, guardando all'insù ora da una e ora da un' altra parte , facendo con le mani strani segni, e mormorando parole non intese ; e in tanto una bacchetta, che egli aveva in mano, prese fuoco, e fece una bellissima girandola, e diede in quella guisa speranza agli spettatori d' avere a vedere alcuna maraviglia: e per l'aria si udì uno spaventoso tuono, accompagnato da splendido lampo; e dopo il lampo scese un fulmine che andò a ferire in quella parte d'onde Ferrante venir doveva, e produsse un densissimo fumo , e per mezzo il fumo fuori da una assai piccola porta uscì un grandissimo monte, il quale quando fu cessato il fumo, si offerse agli occhi de'circostanti, che quasi non sapevano immaginarsi, onde all' improvviso fosse così gran macchina venuta. E mentre con maraviglia ognuno stava di ciò ragionando, il Negromante fingendosi adirato, perchè Ferrante non compariva, tor* nò di nuovo a'suoi finti incantesimi, mostrando di comandare agli spiriti infernali, che tosto dovessero farlo comparire; onde per l'aria s'udì un'altro tuono Annal. Boi. T. VI. 69
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