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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Sesto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1841, pagine 667

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a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNESI
   565
   poi fin linciato ad essa Chiesa nel i564» per dissensioni fra lui e la città ( come il Rossi storiografo di Ravenna asserisce ) ricevette poi da Pio IV. in detto anno il Vescovato di Bologna, che accettò formalmente ( a6 Febbraio ) secondo il Sigonio contemporaneo ; e fece poi il suo solenne ingresso la Domenica delle palme , in abito pontificale, sotto il baldacchino, accompagnato essendo da suo fratello Ottavio Duca di Parma e di Piacenza, e da molt* altri signori e Prelati forestieri, incontrato venendo con gran festa dai Magistrati, dal Clero secolare e regolare, e da tutto il popolo.
   ANNO DI CRISTO 150»•
   Poco durò in dignità il novello Vescovo di Bologna. Egli amante delle lettere e de' letterati, egli già Legato della Marca e del Patrimonio, adorna-tore della Chiesa nostra di molti arredi sacri, dopo aver prescritto al suo popolo di pregare per due ebrei eh' erano stati ispirati di venire alla Cattolica fede, recatosi a Parma ivi morì (i3 Ottobre) e fu sepolto in quella Chiesa Cattedrale. E questo è l'ultimo Vescovo della Chiesa di Bologna; imperciocché Gabriele Paleotti che gli succedette, incominciò con titolo di Vescovo, e con quello d'Arcivescovo finì. Epoca memoranda nella storia bolognese, la quale coincide preoisamente con quella universale del Calendario modificato dal decimo terzo Gregorio Pontefice nostro ; e la quale ( per esser troppo notevole ) segnerà il fine di questo volume sesto, e darà principio ad un novello, dove si cominci la narrazione dei fasti moderni di Bologna.
   Nel principio di quest'anno aveva Papa Pio levato dal governo di Bologna il Vescovo di Narni, cui sostituì Francesco Grassi Protonotario, milanese, che nel mese di Marzo, in una promozione di ventitré Cardinali , ebbe pur egli il cappello rosso,