BOLOGNESI
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   pel Ghisilieri altissima stima e gli diede il vescovato di Satri. Egli però ne fe* rinunzia, per ritirarsi nel suo diletto monastero : di che quel Papa non ebbe punto disdegno; anzi nel i557 ai 15 di Marzo gli conferì la sacra porpora col titolo di santa Maria sopra Minerva e poi di santa Sabina, facendolo quindi Inquisitore Generale; e lo disse per soprannome di natale l'Alessandrino, essendo appunto nel territorio d'Alessandria Castel Bosco dov' egli nao-que. — La severità che spiegò il Ghisilieri Cardinale ed Inquisitore in que' tempi difficilissimi nei quali entravano dappertutto nuovi errori religiosi, gli suscitò contra molti ostacoli nel Milanese e per tutta Lombardia, e da ultimo in Venezia. Pio IV. lo trasferì pertanto al Vescovato di Mondo vi, dal quale passò al seggio pontificio. In tale dignità massima continuò le ricerche e le correzioni salutari ~ '* 1 e coli'amore non ebbe potuto
   rità soffocherebbe sempre le nascenti eresie quando sollecita ed operosa vigilasse alla loro prima comparsa in sul teatro d' Europa.
   Pio V. nulla ommise perchè fossero eseguiti i decreti di riforma stabiliti nel Oonoilio di Trento ; proibì il combattimento dei tori nel circo , come indegno della pietà cristiana ; represse con attiva sollecitudine gli stromenti della pubblica corruzione, permise di procedere contra i cardinali gravati di debito, ingiungendo loro di riformare le case com'egli aveva riformata la propria; e le sue parole erano tanto più efficaci, perchè precedute dall'esempio. Custode poi della morale, vegliava a mantenere la fede in tutti i punti della cristianità.
   Questo Pontefice Pio V., un mese circa dopo la sua assunzione al pontificato ( 3o Gennaio), diede il vescovato di Bologna al Cardinale Gabriele del Senatore Alessandro Paleotti bolognese, che tosto venendo alla patria, fece la sua solenne entrata ( Febbraio) sotto baldacchino al modo antico, passando per diversi archi in onor suo innalzati ;
   persuaso essendo ohe 1' auto-