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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Sesto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1841, pagine 667

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a cura di Federico Adamoli

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   ANNALI
   ed incontrato venne, secondo l'ordine tenuto dai suoi antecessori, dal Clero, dai Magistrati, da molti nobili giovanetti che lo serviron di parafrenieri, e da tutto il popolo. Era stato egli Uditore di Rota, come abbiamo accennato, ed assistette al Concilio di Trento in qualità di giureconsulto. Fu di esempi arissima vita e di molto zelo nell' amministrazione pastorale della sua chiesa. Era grande amico di san Carlo Borromeo, e fu discepolo di penitenza a san Filippo Neri. Celebrò più Sinodi pel regolamento del Clero della Diocesi, e fece un bellissimo Rituale, che viene molto stimato. Solennizzò le traslazioni de' corpi dei santi Zama e Faustiniano primi Vescovi di Bologna, e delle reliquie insigni dei santi Martiri Vitale ed Agricola. — Ma prima opera del Paleotti, appena entrato alla dignità sua, fu il permutamento del Convento, di san Gioseffo dei Padri Serviti in Galliera, con quello delle Suore della Maddalena fuor di Porta Saragozza in Val preda , dove ora sono i Cappuccini. Per la qual cosa avvenne che le Monache si recassero in Boloe na, ed i Serviti colà fuori; mutando colla stanza il titolo delle loro Chiese.
   In quest' anno, in primavera , levò Papa Pio il Cardinal Borromeo dalla Legazione, lasciando alla reggenza, con titolo di Governatore, Francesco Bossi , ohe prima aveva nome di Vice-Legato. Ma in sulla fine dell'anno fu levato il Bossi dal Governo, e venne a lui sostituito Giambattista Doria genovese Protonotario Apostolico e Chierico di Camera, il quale non uscì di governo prima che lasciato non avesse chiara e durevole memoria del suo distioto reggimento.