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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Sesto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1841, pagine 667

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a cura di Federico Adamoli

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   56a
   ANNALI
   la cui erezione fa affidata all' architettore Fiorini bolognese, il quale immaginò un' elegante e bella mole, che con quelle delle due porte di Galliera e delle Lamine, ha bel vanto sopra tutte le altre di Bologna. E Papa Pio ed il Senato vollero che una tal Porta s'inalzasse, affine di spegnere gli antichi rancori che già furono tra il -popolo di Bologna e la famiglia Ghisilieri ; imperciocché è fama che la Porta antica di sant' Isaia fosse stata chiusa con muramento (come Porta scellerata) quando appunto i Ghisilieri nel i445 > spegnendo con tradimento Annibale I. Bentivoglio, si furono mostrati nemici della moltitudine che tanto lo amava. — E questo fu il tempo in cui parecchi de' Ghisilieri 4ecer ritorno alla patria, essendo salito uno de' loro sul soglio augusto e venerando di tutta quanta cristianità.
   ANNO DI CRISTO 1568.
   Poche cose avremo a narrare, se dir non vogliasi che, riaperta essendo la Porta di sant' Isaia, col nome di Porta Pia, v'entrò quest'anno con solenne processione l'immagine della gloriosa Vergine della guardia o di san Luca, con gran concorso di po-
   Solo divoto, che mai non ebbe veduta entrare in ologna pej quella Porta una tale immagine della Vergine Madre gloriosissima.
   E il Cardinale Paleotti, il Vescovo insigne di Bologna , perchè gli stavano a cuore soprammodo gli atti e i decreti del Concilio di Trento, ch'egli desiderava si osservassero a dovere, istituì in Bologna ( ciò che san Carlo Borromeo aveva già fatto al tempo di Papa Pio IV.) un Seminario pei chierici giovanetti , i quali istrutti nelle buone lettere dai Padri Gesuiti, e nei santi costumi soprammodo, potessero poi, arrivati a più ferma età, servire alle Chiese ed attendere alla cura delle anime. E fece ancora levar
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