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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Sesto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1841, pagine 667

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a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNESI
   565
   ANNO DI CRISTO I3C9.
   Pio V. che aveva istituito l'ospizio dei Catecumeni per quegli ebrei od eretici qualunque che olla fede cattolica convertir si volessero , comandò in quest' anno a tutti gli altri Giudei ostinati nella loro cecità, che si partissero tutti dallo Stato ecclesiastico, eccetto che da Roma e da Ancona: colà perchè più facile era il lor ravvedimento, quivi perchè potessero esercitarsi nel commercio, come fanno pressoché tntti. Laonde gli ebrei che si trovavano in Bologna, sgombrarono il paese con soddisfazione dei cittadini; e fu loro tolta la sinagoga in via san Vitale, dove solevano radunarsi per le loro superstiziose cerimonie : e furono anche privi dell'orto nel quale solevano seppellire i morti, che fu dato alle Suore di san Pietro Martire dell'Ordine di san Domenico.
   Il medesimo Papa Pio, essendo stato con istanze premurose richiesto di soccorso da Carlo IX. di Francia contra gli eretici Ugonotti, che lo molestavano grandemente, gli mandò sotto la condotta di Sforza Sforza Conte di santa Fiora quattromila e cinquecento fanti bene in arnese, e novecento cavalli , fra i quali andò Vincenzo Legnani senator bolognese per maestro di campo della cavalleria, e Fabio Pepoli Conte, a condottiero de'Veneziani che militavano per la cattolica religione; ed ebbe il carico di cento lance e di due compagnie di fanteria; e di altrettante ebbe il comando Pirro Malvezzi, Conte pur esso, e Senatore : 1' uno e 1' altro dei quali condusse fra' suoi soldati molti gentiluomini bolognesi, e cittadini d'ogni sorta, i quali tutti si trovarono nell' esercito del Duca d'Angiò fratello del Re di Francia, quando egli con assai minor numero di gente che non aveva l'inimico, restò vittorioso in una gran battaglia che si fece nel Poitù