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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Sesto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1841, pagine 667

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a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNESI
   575
   andò alla Molinella, dove per la parte del Duca sì trovò Don Alfonso da Este suo zio con alcuni Periti agrimensori per l'una parte e per l'altra; e considerate le cose, la deputazione si recò a Ferrara per istabilire il negozio: ma indarno. Mille difficoltà si suscitarono dall'una Provincia e dall'altra; il perché la causa per allora restò sospesa. Onde il Cardinale Orsini ritornò a Bologna, e quindi a Roma, lasciando il negozio nello stato di questione in cui era dapprima.
   Quel negozio adunque non si conchiuse; ma pure i cittadini stavano di buona voglia per aver il Papa bolognese, e nutrivano speranza d' ottener da lui molte grazie , avendo veduto come dal bel principio del suo regno molte gentilezze usate avesse alla patria sua in generale ed agli amati parenti ; i quali favorì ancora affinchè si stringessero in consanguineità con distinte famiglie, sempre però bolognesi. Il perchè Buoncompagno, fratello di esso Papa, maritò la sua figliuola Angela in Girolamo Pepoli, già di Sicinio; e Filippo Guastavillani (nipote del Papa per fatto di sorella ) maritò la sorella sua Isabella in Protesilao di Carlo Malvezzi. Delle quali nozze si feeero dalle famiglie allegrezze vive, cui prese parte l'intera città di Bologna.
   Esse allegrezze si accrebbero in quest' anno, allorché Filippo Guastavillani suddetto, essendo Gonfaloniere di Giustizia, fu dichiarato dallo zio Pontefice, Cardinale diacono del titolo di santa Maria Jfuova, e poi di santa Maria in Cosmedin: al quale Filippo toccò poi la lode, fra parecchi anni, d'aver tcomposte le differenze antiche frai Bolognesi e quei di Ferrara per riguardo ai limiti comuni dei territori rispettivi.