BOLOGNESI 569
le borse dei miseri litiganti, fa per opera di chi favoreggiava i Procuratori quella santa provvisione mandata in abuso, subito dopo la morte di un tal Pontefice zelante della quiete de'suoi cittadini.
Ma per tornare alle cose di quest' anno, diremo che la viglia del Natale Gregorio Pontefice aperse con grande solennità la Porta Santa in Roma, dando principio all'anno del plenario giubileo, che celebrato venne a Roma con somma divozione e con solennità non comune, essendo Pontefice uno degli uomini più zelanti che mai fosse per la santissima religione di Cristo, che colle opere e colla vita mirabilmente sostenne.
ANNO PI CRISTO 1575.
Il minuto popolo di Bologna annunziava miracoli d* una Madonna dipinta nel muro del Palazzo del Comune incontro alla Chiesa di san Martino delle Bollette; e perciò correva in folla ad accendervi lumi ed a cantarvi litanie: la quale cosa de'miracoli veniva negata dal Vicario del Vescovo e dal Padre Inquisitore, che andarono per levar l'Immagine di colà e portarla in una Chiesa vicina. Al che ebbero ardire d' opporsi alcuni di coloro, i quali erano là concorsi, e fecero così gran tumulto che non solamente impedirono la buona intenzione del Vicario, ma discacciarono il Bargello oon tutti i suoi sergenti, che, ritirati nel Palazzo del Podestà alla stanza della loro guardia, ebbero gran fatica a ripararsi da* sassi che loro erano scagliati dai ragazzi e dai facchini. Onde fu necessario che i soldati tutti della guardia del Palazzo, così a piedi come a cavallo si armassero, e che le bombarde ancora si apprestassero per aiutare il Vicario ad eseguire la buona mente eh' egli aveva. E così fu levata quell' Immagine e recata nella Chiesa di santa Maria Labarum Coeli; e coperto venne d'una nuova Annal. Boi. T. Vi. 7*