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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Sesto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1841, pagine 667

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a cura di Federico Adamoli

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   58* ANNALI
   straordinario quando entrava in ufficio, egli stesso andò a levarlo di casa, accompagnato dal vecchio Gonfaloniere , cogli Anziani vecchi e nuovi , coi Gonfalonieri del popolo, col Senato e con tutta la nobiltà. V* etano ancora i soldati svizzeri in lucide armature, ed i cavalleggieri in divisa di gala.— Giunta al Palazzo pubblico tutta la nobile comitiva , furono scaricati molti pezzi di artiglieria , e gran quantità d'archibusi, udendosi per ogoi lato suoni di cornetti e di trombe, romori di tamburi e di campane, che misti al suono, anzi al tuono de' marziali bronzi, assordavano la moltitudine accorsa a tale pompa straordinaria.
   In questo tempo il Pontefice, che amava moltissimo il suo discendente Iacopo Boncompagni, gì'intercedette dal Duca Alfonso di Ferrara, versando larga somma di scudi, il titolo di Marchese di Vignola, con patto ch'egli mandasse ogn'anno, in segno di feudo, uno sparviero griffagno alla corte ferrarese.— Mentre questo avveniva, il Cardinale Paleotti Vescovo nostro, faceva erigere la sontuosa Cappella Maggiore nella Chiesa Cattedrale di san Pietro, affidandone la direzione a Domenico Tibaldi, che pare ne desse il disegno del 1575. Del i6o5 poi fu cominciata l'attuale grande Chiesa, con disegno del P. Magenta Barnabita milanese, architettore del Santissimo Salvatore e di san Paolo; il quale Magenta» conservò la maggior Cappella, vi aggiunse due colonne all'arco d'introduzione, e condusse il corpo della Chiesa come ora si vede, meno le due prime Cappelle, che vennero murate al tempo di Benedetto XIV. quando Alfonso Torreggia ni disegnò e diresse la gran facciata, ed aggiunse al tempio la Cappella del Battistero e quella del B. Nicolò Albergati , Vescovo , cittadino ed onore della nostra Bologna.