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le forze d'Ercole, e altre belle invenzioni fotte dorate e inargentate: sopra il carro nella parte di dietro era un tronco d'albero, che sosteneva una palla d' oro , sulla quale sedeva Cupido con uno strale in mano ; e sotto Ini il cavaliero armato in abito d'Ercole, con la pelle del Leone e con la dava 9 da cui usciva continuo fuoco, sedendo egli sopra un mostro marino, e tenendo sotto i piedi l'Idra: dalla destra aveva la Virtù, dalla sinistra 1' Onore, vestiti con abiti appropriati all'intelligenza del significato. Di rincontro ad Ercole sedeva Iole, che trionfante di lui lo conduceva incatenato. Seguitavano il carro dodici cavalieri vestiti nobilmente con abiti alla turchesca, con dodici paggi innanzi oon torce accese in mano ; e portava ciascun cavaliero in cima d'un bastone, uno dei segni delle vittorie d* Ercole, come una testa di Cinghiale, di Toro, di Leone, di Cerbero, la cintura della Regina delle Amazzoni, i pomi dell'Orto delle Esperidi, o altra cosa tale. Questo cavaliero, il quale era Marc'Antonio Bianchetti, si faceva ohiamare il Cavaliero Travagliato, forse per dinotare, che le fatiche di Ercole, non furono maggiori di quello, che fossero i suoi travagli amorosi; e veniva di Tracia, dove aveva liberato i dodici cavalieri, che lo seguivano; ma era prigioniero di nobilissima donna, la quale, quasi nuova Iole,'poteva in lui non meno che potesse con Ercole l'antica Iole.
Desiderava il Mago di tirarlo nella montagna per uno de'suoi Mantenitori; ma non poteva, essendo egli sotto la protezione di Amore, il quale; volendo pure favorire l'impresa del castello d'Argio (dalla quale doveva risultare molta sua gloria ) lo condusse sotto la montagna ; dove dopo, aver girato il campo, volle ohe la sua Donna lo sciogliesse dalle catene : ond' egli lasciata la pelle del Leone , leggiadramente scese dal carro, con armatura fregiata d' oro, avendo sopra 1' elmo un gran cimiero di penne bianche , il girello di raso turchino coperto di cordelle d'oro e d'argento, con bottonature dì
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