Stai consultando: 'Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796 Tomo Sesto', Salvatore Muzzi

   

Pagina (591/671)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (591/671)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Sesto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1841, pagine 667

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   BOLOGNESI
   61 (
   perle, e le calze fatte nel medesimo modo. Andava il cavaliere dietro alla scorta d'Amore, aspettando di fare ciò che da Ini gli fosse imposto, quando con grandissimo strepito s' aperse la montagna da una parte, e n' uscì un Centauro che con un dardo percosse il Cavaliero; ed egli, tratto lo stocco e imbracciato lo scudo, cominciò la battaglia col Centauro , che con una testudine marina difendendosi e con una costa di balena combattendo, s'andò ritirando) verso la montagna, che aprendosi diede all' uno e all'altro l'adito per entrare alla salita che oonduceva al castello , nel quale il cavaliero non accorgendosi dell' inganno restò incantato; e Amore uscì del campo, lasciando con quel principio grande speranaa dell'altre parti della festa.
   Ma chi volesse minutamente. raccontare, come tutte le invenzioni fossero dichiarate con cartelli e manifesti prima pubblicati, e con poesia presentata ai circostanti nel teatro, e come fossero abbellite con gran copia d'ingegnose imprese, d'infinite statue, di vaghe livree, di ricchi vestimenti, d'abbondanza di lumi e fuochi artificiali, e di varie sorti di musiche soavissime , sarebbe troppo lunga istoria : però ristringendola più. che sia possibile, dicasi , che essendo restata vuota la piazza dello steccato , per l'incanto del primo cavaliero e per la partenza di quei ch'erano entrati in campo con lui; s'udì poco dapoi il suono di molte rimbombanti trombe, che davano segno della venuta dell' altro Mantenitore, il quale fu Alessandro Campeggi sotto nome del cavaliero Scita, a cui andavaoo innanzi tre trombettieri vestiti di nero, sopra cavalli neri seguitati da tre Demoni, che menavano di redine tre gran corsieri vagamente adorni di ricchi guarni-menti, con superbissime pennacchiere; dopo i quali giunse una nave guidata per incanto anch'essa da Otto Demoni, che stavano dalle sponde co'remi vogando: sopra la nave stava una Moschea già fabbricata dal cavaliero per onore della sua Dama, a cui voleva eh' ogni cavaliero, che di là passasse,