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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Sesto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1841, pagine 667

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a cura di Federico Adamoli

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   ANNALI
   nella montagna per difesa del castello: e toccò allora ad esso Rode ri co, il quale era il Conte Rinucio Manzoli, d' essere il primo Mantenitore che comparve con armatura bianca, e sopravveste di velluto cremesino fregiata d'argento, con vaghissimo cimiero di penne bianche ; e s'oppose al cavalier veronese con picca, mazza, e stocco combattendo, fin tanto che si vide, per segno dato dal castello, che il venturiero era degno d' essere ammesso alla prova dell' elmo ; e il segno fu una tromba di fuoco , dalla quale, mentre ardeva, uscivano molti crepitanti tuoni. Spartiti i cavalieri, fu il venturiero con segno di cortesia condotto alla porta del monte, che da sè stessa s'aperse: ma giunto alla prova dell' elmo, non potè levarlo, e restò con gli altri incantato. Fatto questo, giunsero in campo tre dame guidate da un cavaliero di grave età: queste erano tre sconsolate compagne portoghesi, le quali trovandosi prive de' loro sposi Ubaldo, Giberto e Alberico cavalieri portoghesi, avevano dall' oracolo in Delo avuto notizia, che per forza d'incanti erano stati portati vivi nell'Inferno; e dal medesimo Oracolo erano state certificate, che andando sotto il castello d'Argio, e raccomandandosi alla Dea Pal-lade, potrebbono forse ottener grazia di riaverli dalle mani di Plutone Re de' morti solamente, e non de'vivi; perchè quando essi ebbero avviso della proposta d'Argio, s'erano inviati alla volta del castello per trovarsi alla prova dell' elmo incantato.
   Cavalcavano quelle tre Dame sopra tre nere chi-nee coperte (com'esse ancora ch'erano vestite alla portoghese ) di velluto nero ricamato d' oro, con assai valletti, e staffieri appresso ; e il cavaliero che le accompagnava era medesimamente vestito molto alla nobile: ma perchè sarebbe troppo lungo il narrare ogni livrea minutamente, si tralasciano molte cose. Poiché ebbero girato attorno lo steccato, una di loro guardando verso il cielo pregò la Dea Pal-lade della desiderata grazia; nè si tosto ebbe finita la sua preghiera che da una parte del cielo, fatta di