BOLOGNESI 6ai
italiani nominati Celeriano, Fidoardente e Francomarte cavalieri ardenti; i quali trovandosi nell'Indie, quando intesero l'avviso della proposta fatta dalla damigella Arminda, avevano a prieghi di Venere impetrato da Nettuno, non potendosi, per la brevità del tempo, in altro modo, d'esser condotti al tempo prefisso sotto il castello d'Argio; e a questo fine aveva Nettuno fatto apparecchiare per un4 de'cavalieri il suo carro, per l'altro una balena, e per lo terzo il suo proprio seggio, sopra de'quali per lungo viaggio di mare li condusse, e procurò anche, accelerando il corso della nave, la quale portava un elefante con le spoglie acquistate da loro, che tutti giungessero in un medesimo tempo. Il carro di Nettuno era una conca marina tirata da quattro mostri marini, che sonavano buccine: sopra il carro stava Nettuno, innanzi a cui sedeva sopra nn delfino il cavaliero Celeriano, che fu Alessandro Serpi. La Balena era così grande, che pareva un'isoletta , e sopra vi stava sedendo il cavaliero Fidoardente, ch'era il Conte Alberto Castelli, fra mezzo a quattro Sirene, le quali cantavano con dolcissima melodia. Il seggio di Nettuno era di radici di corallo e di madre-perle , sovrapposto ad una grandissima buccina o conca di lumaca, tirata da quattro Tritoni e accompagnata da altrettanti con le loro buccine sonanti: nel seggio il cavalier Francomarte, il quale era Arrigo Orsi, sedeva tra quattro Nereidi vestite di varii colori, che cantando rispondevano in dialogo alle Sirene della Balena. Dietro a questi seguitava un grand'Elefante, che aveva sul dorso nn castello adorno di spoglie acquistate nell' Indie da guerrieri, ed era seguitato da quattro Re incatenati , e da Mori prigioni, che portavano varie sorti d'armi fatte alla moresca, con gran copia di stendardi, che facevano mostra d'un bel trionfo. Smontarono i cavalieri, nobilmente vestiti e armati, e non avevano stocchi a lato ; perchè Venere aveva loro promesso d' aver loro a procurar tali arme, che fossero potenti a resistere agli incanti d'Argio,