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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Sesto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1841, pagine 667

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNESI
   61 (
   fabbricato oon grand* artificio, inargentato tatto e dipinto in maniera, ohe le sue squame risplendendo al lume de1 doppieri, facevano vaghissima mostra: snl dorso aveva un ameno giardino pieno d'erbette, fiori ed arboscelli; in mesco aveva una fontana» presso alla quale dalla parte di dietro del pesce, stavano Callimaco e Arimante cavalieri spagnuoli, che per inganno, il quale sarebbe lungo a raccontare , di Felichia Maga, stavano incantati sopra quel pesce, con pensiero di trarsi la sete alla fontana ; ma perchè avevano ancora gran voglia di trovarsi all'impresa del Castello d'Argio, un'altra Maga chiamata Sofrosina, che a tutto suo potere li favoriva, gli aveva tratti dal mare Oceano, e col pesce gli aveva condotti nello steccato sotto il castello, dove aveodo girato il campo scesero dalla Balena ( e la statua sonando due volte 1' usato oorno chiamò alla battaglia due Mantenitori, i quali usciti, e avendo ciascuno valorosamente combattuto, tutti s' inviarono alla volta del castello ; ma perchè si dolevano i venturieri di non aver potuto provarsi combattendo ancora a cavallo, furono sopraggiunti da Ippodora damigella della Maga Sofrosina, la quale donzella, sedendo sopra uno strano mostro alato, gì' invitò da parte della Maga a salire sul medesimo mostro; ed essi ohe osservavano i consigli delia Maga, si lasciarono riportare a Sofrosina cou intenzione di avere a tornare a nuova battaglia.
   Ma mentre che s'aspettava il ritorno, comparvero tre altri venturieri, sottp nome de'cavalieri Fedeli, i .quali avendo in varie occasioni per ogni parte del mondo dato saggio della loro-fedeltà, tornavano la seconda volta alla prova dell'elmo incantato. Questi erano, Carlo Antonio Malvezai, Cornelio, Marsilio e Andrea Bovio, i quali prima sotto nome di Corimbo, Arpalice e Zenobia avevano a eavallo combattuto ; e allora con nuova invenzione, e nuova livrea e nobilissima, comparvero ancora per combattere a piedi; e fatto 1' abbattimento, furono con opportuni segni spartiti e introdotti nel castello. Annal. Boi. T. VI. 76