BOLOGNESI
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gialdorata , per dinotare la fermezza, che nti travagli aveva sempre perfettamente conservata.
Aveva innanzi costei due valletti sopra due corsieri con la zagalia e con la lancia, e dieci compagne vestite in abito d'amàzzoni, con otto staffieri ed alcune damigelle dietro, sopra cavalli bianchi. £11 a con sepravvesta lunga fino a mezza gamba cavalcava sopra un bellissimo destriero bardato di velluto nero, con fogliami di velluto bigio ricamati •d'oro, con piume nel cimiero, dei medesimi colori, e con le trecce giù per le spalle. Il corno della statua nell'appari re di questa Gloranda, col suono rimbombante più del solito, chiamò un Manteni-tore, ohe scendendo dalla montagna venne fuori a cavallo: ma quando vollero abbassar le lance, il eastello con il suono di tamburi e trombe, e con il fuoco delle girandole fece il consueto segno: onde il Mantenitore senza combattere si tirò da parte, e cortesemente accompagnò la guerriera fino alla porta, che condueeva al monte, la quale con insolito strepito in un tratto si aperse; ed ella, lasciata fuori la sua compagnia, entrò al suono di trombe e di' tamburi guidata da due damigelle per la via del monte nel castello, dove con agevolezza trasse ad Isario l'elmo di testa ; e levandogli in quel medesimo punto tutti i travagli della mente e i dolori, e tornando parimente allora la perduta memoria agli altri cavalieri, in quella maniera tutti restarono disincantati. E poi accompagnati da una piena musica di voci umane, flauti, tromboni e cornetti, uscirono del castello; e discesi dal monte sulla piazza, fecero ala tutti, passando Gloranda per mezzo con le damigelle del castello innanzi, una delle quali portava T elmo cagione dell'incanto, con un gran cimiero di piume d'ogni oo-lore , per dinotare l'instabilità d'Isario, il quale seguitava armato tutto, eccetto il capo. Dietro alle damigelle andavano i Mantenitori, e poi i Venturieri armati a due a due, facendo bellissima mostra con la gran varietà degli abiti, e con la lucidezza.