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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Sesto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1841, pagine 667

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a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNESI
   6ai
   e non ritornava volta al suo alloggiamento che seco non conducesse alcuni prigioni ; e quand'anche ( perchè i rei si guardavano di non incappare nelle sue mani ) non trovasse cui dare imputazione di qualche mancamento, pigliava, com è solito di siffatti ministri , qualunque egli avesse per istrada incontrato, e lo conduceva nelle prigioni, dalle quali non usciva veruno che non avesse ben bene giustificata la pròpria innocenza: onde si trovavano tanto piene le pubbliche carceri, che per lo disagio e pel mal trattamento cominciarono molti dei carcerati ad infermare , e ne morirono alcuni. Per la qual cosa , acciocché il male non andasse più crescendo, fu necessario (avendone fatta istanza i senatori) di trarne fuori molti, alcuni con sicurtà d' avere a tornare ; altri che con guardia degli sbirri vennero addotti agli spedali ; ed altri che serrati furono in diverse prigioni acoiocchè nessuno si potesse gloriare d'es* ser lasciato senza pena o castigo.
   Intanto giunse a Bologna il Cardinale Filippo Guastavi] lani, che reeò da Roma la ri vocazione delle nuove multe, onde traeva il Legato gran profìtto , avendogli fin dal principio della legazione conceduto il Papa la decima parte di ciò che rica-vavasi da coloro, i quali, accusati d'alcun delitto, essendo citati e non volendo comparire a difendersi dalle imputazioni , erano perciò, come eontumaci multati e condannati a pagar grosse somme di denari. E così, con questo fatto, che tornò d'alcuna utilità ai cittadini, furono chiusi gli avvenimenti dell'intero anno.
   Tre fatti notevolissimi chiuderanno questo volume, e tutti accaddero nel presente anno di grazia, fu l'insigne bolognese Pon-
   ANNO DI CRISTO 1888.
   primo e il secondo di tali