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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Settimo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1844, pagine 522

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a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNESI
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   A lni taccédbttè, per liceità del Pontefice , il Legato Giambattista Castagna romano, Cardinale di san Marcello, che già un' altra volta (essendo Arcivescovo di Rossano ) era venato Governatore al picei ol Reno. A vicelegato poi, ebbe questa volta Giulio Sohiafftnati Protonotario milanese. — Però il nuovo reggitore, quantunque rettissimo della mente, fu impedito dalle circostanze de' tempi a metter modo ai disordini ed alle temerità de'banditi: e 1* impedì (tonto fu pei medesimi ostacoli che già vennero a contrapporsi al suo lodevole antecessore.
   E intanto ohe le cose civili procedevano sì male fra di noi, Papa Gregorio confermò ed ampliò l'antico privilegio conceduto già da Papa Giulio li. cioè che i benefizi ecclesiastici della città e della diooedi di Bologna, non si potessero assegnare a forestieri ma solamente a cittadini e diocesani nostri.
   In quest' anno fu cominciata la fabbrica d'nna Chiesina fra la Porta delle Lamme e quella di san Felice, sulla mura, eretta in onore di JSfustra Donna detta delle Vergini: e fu dato un nobile torneamen-to, con grande spesa ed apparato, da molti gentiluomini a piedi ed a cavallo, che tennero campo innanzi il palazzo de' Conti Malvezzi da san Sigismondo, per onorare le nozze, di Piriteo Malvezzi Barone della Tarante, e di Beatrice Orsini gentil* donna romana. Questo Piriteo fu figliuolo di Marcantonio, e nacque adorno di bell'ingegno» di nobilissimo aspetto, il che accrebbe colle rare doti dell'animo e colle maniere signorili; laonde si conciliò la riverenza e l'affetto non pur della patria, ma di tutta Italia. Filippo III. di Spagna, beneficandolo di annuali rendite, premiò in esso i meriti e l'imitazione de'snoi maggiori. L'anno poi 1588, Ferdinando de'Medici Gran-Duca di Toscana, spo-i aandosi a Cristina di Lorena, invitò in sua corte il Malvezzi, che volle insignito della croce di santo Ste« fano, esentandolo da tutti gli obbligi di quell'ordine. E l'anno i6o3 fu veduto Senatore di Bologna* nella quale dignità sostenne i magistrati supremi* Annoi. Boi. T. VII. a
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