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   ebbero gratissima udienza da esso Pontefice. — E non sì tosto fu assunto al pontificato, si compiacque assai di vedere come un vivo ritratto che a Papa Gregorio somigliava molto, Buoncompagno Boncom-pàgni, il quale non era mai ito a Roma nel tempo che regnò il fratello di lui: ma giunto si fine colà, per piegare al desiderio di Sisto V. novello Papa, fu da questo veduto con allegro viso, e carezzato, ed onorato col governo della città di Fermo, che trova-vasi prima moderata dal Duca Boncompagni. E nello stesso tempo Sisto Papa diede a Camini Ilo Paleotti, fratello del famoso Cardinal Gabriele, il governo di Faenza in nome della Santa Sede.
   Nel tempo medesimo Papa Sisto V. richiamò da Bologna lo Sohiaffinati Vioelegato, mandando a noi Antonmaria Salviati Cardinale di origine toscano, ma Romano di nascita, il quale giunto a Bologna ed avendo seco per Vicelegato Domenico Toschi da Castellarano attese a perseguitare i banditi , premiando con grosse taglie chi gli uccideva o li faceva capitare in potere della corte e della giustizia. Laonde spesse volte, e quasi di continuo, si .vedevano trofei di ribaldi appiccati, e di teste mozze in campagna, portate sotto le forche per guadagnare le taglie promesse a chi uccideva alcuno di quegli sciagurati.
   Intanto giunse novella della morte avvenuta in Roma del Cardinale bolognese Alessandro Riario, (18Luglio) non avendo esso che quarantadue anni. La qual novella era anche fresca trai Bolognesi, quand' eglino videro passare di qua , Don Manzio e Don ASiohele, ambasciatori del giapponese Re di. Bungo, di Don Protasio Re d'Arima e di Don Bar-tolommeo Principe d'Omura, i quali ambasciatori, per ordine de' Signori loro venuti poco innanzi al santo battesimo ed alla fede di Cristo, avevano a Papa Gregorio, un mese innanzi eh* ei morisse ren-duta umilissima ubbidienza nella sala dei Re, alla presenza del Concistoro. E già bene istrutti della religione e bene soddisfatti de'costumi de'Cristiani,