Stai consultando: 'Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796 Tomo Settimo', Salvatore Muzzi

   

Pagina (19/524)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (19/524)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Settimo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1844, pagine 522

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   BOLOGNESI
   molto se ne contentasse) gli oedesse, per certo contraccambio di pigione annuale,il Priorato colla Chiesa di sant'Antonio, posto nella strada di san Mammolo, posseduto già tempo dalla famiglia Giavarini. Nel qnale priorato fece accrescere di fabbrica il palazzo , e fece aprire esso Collegio, il quale arricohl colle entrate di molte Chiese levate dalla collazione dell' Arcivescovato di Bologna. — Questo è ciò che narra il Vizani intorno al Collegio Montalto. Il Fan-tuzzi poi aggiunge che le entrate delle Chiese Bolognesi tolte alla collazione dell'Arcivescovato, furon quelle dell'Abbazia di santa Maria in istrada alla oamoggia, di san Miohele del Castel de'Britti, dei santi Fabiano e Sebastiano in Val di Lavino, del Priorato di santa Maria degli Angioli fuor di Porta san Mammolo, dell'Abbazia della Pieve di Pasto nel Comune di Ozzano di sopra, e di sant'Antonio di Diolo nel Comune di san Martino in Soverzano; cui aggiunse i beni de1 Frati Gaudenti o della Milizia di Maria Vergine, ed altri non pochi. — Traiano Gallo da Osimo prese possessione di tutti siffatti beni ( 9 Ottobre ) e diede opera alla fabbrica del Collegio il 29 Gennaio del seguente anno, mentre intanto gli alunni già radunati in sant'Antonio passarono provvisoriamente nella Casa de'Gigli in Cartoleria Nuova, dove stettero fino al i588, in che si
   3terse il Collegio ; il quale durò in Bologna fino l'epoca memoranda dell'invasione francese, stando in protezione del Cardinal Decano della Nazione Marchigiana, e godendo grandissimi privilegi, e molte esenzioni in virtù di quel potente che l'istituì.
   In quest' anno il Cardinal Gaetano fece fare la statistica degli abitanti della Provincia ; e furono trovati ascendere a 73,000 in Bologna, a 19,245 nei sobborghi, ed a 151,60a nel contado; i quali numeri (tranne l'ultimo) non differiscono guari dalla popolazione attuale bolognese. — Morì frattanto il Cardinale bolognese Filippo GuastaviUani, e così Boneompagno fratello di Gregorio XIII. — E sullo scorcio dell' anno Papa Sisto levò dalla Legazione