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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Settimo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1844, pagine 522

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a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNESI 63
   alenile erano estinte, ed alcune altre non avevano
   uomini a proposito, ma piccoli fanciulli soltanto, o persone di njun valore. Ma fecero i Senatori così stretta nominazione, perchè pensarono di potere in quella guisa mantenere lungamente la dignità senatoria in poche case: e non ebbero perciò riguardo che in Bologna, città grande, vi erano altre famiglie antiche, nobili, ricche , onorate, e degne per Toro meriti di venire anteposte ad alcune delle nominate dagli scaltri elettori. Il Pontefice però non fece gran conto di ciò che prescelsero i Senatori, ed aggiunse altre famiglie al loro catalogo. Poi da ultimo mandò le nomine seguenti, a malgrado del desiderio degli antichi quaranta. Pose primo, a motivo dell'età, il Conte Ercole Aldrovandi, poi secondo Lorenzo Magnani, e cosi via via il Conte Girolamo Lodovisi, il Cavalier Lodovico Gozzadini, il Conte Girolamo Boschetti, Francesco Sampieri , il Cavalier Guidoascanio Orsi, il Conte Alberto Castelli , Federigo Guidotti e Fraucesco Piatesi.
   Nè molto passò da un tale comandamento di Sisto V., ch'esso venne a morire, dopo un regno di cinque anni, dopo fatte molte opere pubbliche memorande , e dopo aver lasciato 1' erario pontificio ricchissimo, ed nna grande responsabilità a'suoi più prossimi successori : imperciocché se torna difficile il governare un popolo, anzi tutta cristianità in qualnnque momento, difficilissimo sarà sempre più. dopo un luminoso reggimento d' un insigne Pontefice quale si fu Sisto V. Difatto, sotto qualunque aspetto egli venga esaminato, appare sempre un raro spirito, e mirabile. Protettore dell'ordine e de'costumi, pubblicò editti rigorosi oontro i ladri, i masnadieri , gli adulteri. Le leggi , che prima di lui erano troppo deboli verso i grandi, nè mettevano la virtù al sicuro dagli assalti dell'empietà, furono da lui rimesse in tal vigore, che le donne potevano per Roma passeggiare a qualunque ora sicuramente, come se state fossero entro le mura d' un chiostro. In tempo di carnevale fece levar patiboli, perchè Annal. Boi T. VII. 4
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