BOLOGNESI 35
ANNO DI CRISTO tttOtt.
Méntre Rodolfo II. Imperatore assediava la città di Strigonia in Ungheria, oonauistata da Mehemet gransignore de'Turchi ; Papa Clemente Vili, mandò in soccorso degl'imperiali dodici mila fanti ed ottocento cavalli, sotto la condotta di Giànfiranoesco Aldobrandino col quale si trovarono, oltre a molti cavalieri che vi andarono «Ila ventura, quattro buone compagnie di fanteria bolognese, delle «quali erano oapitani Ricardo Pepo li Conte, Silvio Albergati, Frate Fnlvio Paci e Frate Alessandro Orsi, cavalieri di Malta. Alessandro Legnani fu Maestro di campo. Ma ritornarono nel colmo dell' inverno ( senza aver veduto l'inimico ) qne' capitani tutti ammalati : e molti de' loro militi, che per mal governo de' principali dell'esercito patirono gravissimi disagi, vi restarono morti.
Prima che auesto avvenisse, il Papa, chiamando nel mese di Maggio a Roma Ottavio Bandini Vioe-legato, il quale aveva eletto Arcivescovo di Fermo, ordinò che Marcello Acquaviva Arcivescovo di Otranto, il quale allora ritornava dalla nunziatura di Savoia , nel suo passaggio si fermasse alla vicelegazioné di Bologna: dalla qnale (dopo che mal volentieri l'ebbe amministrata per quattro mesi) si partì aven<* done dimandata ed ottenuta licenza dal Pontefice. E fu in cambio di lui sostituito Annibale Rueellai fiorentino Arcivescovo di Carcassona.
Quest'anno il Cardinale Gesù aldi, protettore del-' l'ordine di san Francesco, espose a Papa Clemente la virtuosa vita ed i prodigi di Suor Caterina dei Vigri, ed ottenne dal Pontefice che venisse ella descritta nel Martirologio Romano, e venerata sugli altari , siccome fu. Ed ella vi sta ancora cadavere inconsunto, e viene chiamata per antonomasia la Santa da Bologna.