BOLOGNESI
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Il dopo pranzo dello stesso giorno fu impiegato dalla Maestà Sua coi ministri della propria corte e famiglia per iscrivere molti dispacci ; indi recossi verso sera e privatamente ad udire le facezie d'una commedia burlesca in casa del Conte Andrea Bar-bazzi ; e così fu compiuta per lei la giornata del sabbato 27 di Novembre.—• La Domenica mattina, entrata in carrozza coli' Eminentissimo Lomellini Legato, salì al delizioso còlie di san Michele in Bosco, insigne Monastero degli Olivetani, dove ascoltò messa : indi con piacere d'intelligente viaggiatrice volle passeggiare e vedere, e prender bene ad esame i vasti e magnifici luoghi per entro l'edifizio, ma specialmente il famoso chiostro dipinto attorno delle storiche gesta di san Benedetto e di santa Cecilia, opere notevoli di Lodovico Carracci e della sua scuola fioritissima ; chiostro unico presso Bologna, dove il gran maestro, con Guido, il Tiarini, il Cavedoni, il Brizzi, il Massari, lo Spada, il Garbieri, l'Albini, e parecchi altri alunni della sua scuola fecero aperto quanto si possa coli'arte bella del dipingere, e resero degno di nominanza quell'opera insigne, la quale ora (colpa de'secoli, delle intemperie e dei barbari !) volge a rovina quasi totale, e mette desiderio il più vivo che si restauri o rinnovelli per decoro del luogo, e per gloria ed onore delle arti belle di Bologna.
Nella sagrestia poi osservò attentamente la Regina Svedese un san Michele plasticato in argilla e poi gittato in bronzo, del migliore statuario che abbia avuto Bologna, che fu il Cavaliere Alessandro Al-gardi ; e così pure osservò molti dipinti, che la chiesa, le logge, il refettorio, la libreria, la sagrestia, e le cappelle, e tutto il ricco Monastero d'ogn'intorno e per entro adornavano. E da un'alta finestra di quel Cenobio degli Olivetani potè vedere a un gittar di sguardo, quasi incantato panorama, la sottostante città di Bologna ; piacendosi la vista di lei nel riguardare le cupole e i campanili degli alti templi, le facciate e la distesa de' tetti di molti