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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Settimo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1844, pagine 522

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a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNESI
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   vennero incognite e con frequenza a vedere il reale convito, che riuscì oltremisura sontuoso; imperciocché niuna cosa che avesse del maestoso e dello straordinario vi fu punto trascurata. La Regina stava seduta sotto un baldacchino, ed un poco fuori di questo siedeva il Cardinale in rocchetto e senza mantellina. Dava acqua alle mani il Conte Senatore Francesco Carlo Caprara ; e porgevasi la salvietta dal Gonfaloniere Tanari. Altre ragguardevoli e distinte persone a questa cerimonia presero parte, secondo le assegnate incombenze, e come si usa in real corte.
   Passata brev* ora da che il pranzo fu terminato, Sua Maesta onorava di una visita l'Almo reale Collegio maggiore degli Spagnuoli, a ciò invitata con preghiera dal magnifico D. Pimentel Ambasciatore di quella nazione. Quivi ammirò gli oggetti più. rilevanti, e le fu mostrata la Biblioteca del Collegio, ricca di codici donatile dal benemerito e munifico fondatore, il famoso Egidio Cardinale Albornozzi di onoranda memoria. — Nel far ritorno poi da questo Collegio, la Maestà Sua risaliva la ricca carrozza dell' Emi nentissimo Legato, e passava per la strada del Corso ch'era ripiena di gente e di carrozze molte della nobiltà bolognese, alquante delle quali meri tavan bene di essere vedute, imperciocché nella splendidezza loro superavano di gran lunga l'ordinario lusso di que' giorni.
   Verso sera dell' anzidetto dì festivo , per riverire i Prelati, Nunzi Apostolici presso la Serenissima Regina furono destinati i signori,Volta, Paleotti, Scappi e Pietramellara, prescelti fra il novero de' Senatori. I Nunzi suddetti soggiornavano allora nel pubblico Palazzo in quell'appartamento in capo al secondo scalone, che corrisponde alla Sala Farnese summen-tovata. Ricevettero eglino con molta compiacenza la nobile Deputazione; e così fece il signore De Pimentel, cui vennero inviati per complimento di visita i signori Senatori, Gessi, Fibbia, Guidotti e Cai* derini ; i quali con esso lui fecero parole di grande
   Annoi. Boi. T. VII.
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