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Annali della cittą di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Settimo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1844, pagine 522

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a cura di Federico Adamoli

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   48a
   ANNALI
   lode per la magnificenza del Re Cattolico nel conservare l'Almo Collegio Spagnuolo , con tanto vantaggio degli alunni studenti di sua nazione, e con decoro grandissimo della nostra cittą, che molti altri Collegi, pił che oggi, vantar poteva a que* giorni ; de' quali Collegi appena quattro o cinque ne abbiamo di presente, oltre il moderno Venturoli, per istadiosi delle Arti Belle del disegno, ed alcuni Orfanotrofi di pietosissima istituzione.
   Sino alle tre ore di notte Sua Maestą fermavasi nelle stanze dell' Eccelso Reggimento, e da queste per un ponte di legno fatto all'uopo, passava nella piazza maggiore dentro un teatro fabbricato di legnami, a forma di una gran nave, la cui prora giu-gneva sino alla facciata dei Banchi , rimpetto al Palazzo governativo, e colla poppa toccava l'arin-ghiera, che fa cappello all'ingresso principale di esso Palazzo del Governo. Il ponte ed il teatro si videro prestamente addobbati con panni e tele a diversi colori e con bizzarre dipinture. Ad un tratto venne il teatro stesso illuminato con torce di cera e con lampadari splendentissimi, che convertivano in chiarore quasi di giorno l'oscuritą di quella notte di Novembre. La Maestą Sua ed il Cardinale Emi-nentissimo presero il loro posto in un gabinetto formato a mezzo il Teatro e addobbato sontuosamente di damaschi rossi, e con grandi cristalli, cbe senza impedire la veduta del preparato spettacolo, riparavano dall' aria fredda della stagione la festeggiata donna di Svezia. I parapetti dei palchi erano con guarnimenti e tappeti d'arazzi e di sete a diversi colori. Pił di centoquaranta dame in que' palchi facevano mostra di bellezza ed eleganza, ed apparivano bene adorne di ricchissimi finimenti di perle e gioie , che oonsideraronsi d'inestimabile valore e ch'erano senza dubbio della pił bella apparenza.
   Alla prima venuta de'Maestri di campo in quel teatro (i quali furono il Marchese Senatore Francesco Angelelli ed il Senatore Conte Odoardo Pepoli) ecco uscire un grande carro trionfale tutto dorato
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