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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Settimo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1844, pagine 522

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a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNESI
   4gi
   e seguito da -ventiquattro valetti con abiti di tela d'argento e con variate piume in testa, i quali avevano torce di bianchissima cera, colle quali abbellivano il luogo di vivissima luce. Esso carro veniva tirato da dodici cavalli superbamente guarniti, ed al sommo scanno vi siedeva una donna che simboleggiava Felsina o Bologna, vestita in sembianza di Pallade, ed espressa a modo di figurare (col cimiero turrito) una delle dodici città dell' Etruria padana, come difatto ella fu. In seggi meno elevati stavano tre altre donne, rappresentanti la Pace, la Fama e la Guerra, le quali a vicenda cantavano inni poetici a gloria di Felsina deificata. Il detto carro, dopo avere percorso attorno attorno quel campo , fermossi al cospetto della Serenissima Regina di Svezia per ricevere il comandamento d'introdurre le bellicose giostre. — Innanzi a sua Maestà Felsina prese a cantare le lodi e le glorie ben meritate da lei ; poscia i fasti memorabili de'romani Triumviri , che nell' Isoletta contrastata ed incerta vicin di Bologna , si divisero il Mondo : i quali Triumviri desiderava essa Felsina (come duci di tre squadre di cavalieri) presentare a sua Maestà, affinchè porgessero prove di valore combattendo alle giostre di Quintana e di Rincontro, e con questi giuochi cavallereschi ossequiare il merito dell' illustre spettatrice. — La giostra di Quintana, (che forse fu distinta con questo nome, perchè inventata da un antico soldato di nome Quinto, o. perchè i romani l'eseguivan nel campo per esercizio in quella Via detta Quintana, che intersecava le altre quattro degli alloggiamenti) consisteva nel correre con lancia od asta a qualsivoglia cosa che ferma stesse, come a dire ad un finto uomo armato, a un pomo, a un guanto , ad un anello , ma più specialmente alla figura di un Moro o Saracino di stucco, il quale ferivasi di punta, a simbolo delle battaglie contro le torme degl' infedeli. — La giostra poi di Rincontro , facevasi fra cavaliero e cavaliero, i quali cozzavausi di scontro investendosi coli' asta senza