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ANNALI
punta, e travolgendosi d'arcione con istudiata destrezza.
Appena Felsina si tacque, e fu partita col suo seguito, l'Angelelli ed il Pepoli Mastri di Campo, introdussero nello steccato le squadre, guidate, una da Ottaviano Augusto, che spiegava a sua insegna i tre colori, bianco rosso e giallo, e che negli arredi de'cavalieri e de'cavalli suoi aveva ricami a trapunti d' oro e d'argento. Le altre due squadre avevano pure sontuosi ricami d' argento e d' oro nelle vestimenta e nelle gualdrappe ; se non che quella d'Antonio spiegava i colori, turchino lattato bianco e rosso; e quella di Lepido il nero, il bianco e il rosso vivo di fuoco. Ognuna di tali squadre veniva composta di nove cavalieri, e preceduta da
?uattro trombetti, altrettanti paggi e trenta pala-renieri i quali portavano accese torce, e con bizzarre e nuove fogge vedevansi abbigliati. Esse squadre passeggiarono il campo, accompagnate da due padrini per ciascuna; e i valorosi cavalieri d'ognuna erano armati di tutto punto, e pronti a correre la giostra. I cimieri de'combattitori erano alti, e superbi per varietą di penne rare e costose, e colla vaghezza e leggiadria loro molto accrescevano la pompa della marziale comparsa.
Della prima squadra furono padrini i signori : Marchese Angelo Maria Angelelli e Conte Ascanio Bentivoglio ; quelli della seconda erano i conti, Giambattista Albergati ed Annibale Ranuzzi; quei della terza i conti, Vincenzo Mariscotti e Cesare Annibale Marsigli.
In quanto al corpo de' combattitori nobilissimi, ecco di chi si componeva.
PRIMA Squadra
Luigi Bentivoglio Marcantonio Sampieri Ercole Malvezzi Filippo Maria Bentivoglio
Conti
3»
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