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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Ottavo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1846, pagine 848

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a cura di Federico Adamoli

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   ANNALI
   Padre Ignazio Danti, uno dei benemeriti matematici ch'ebbero aiutato Gregorio XIII. nella riformazione del Calendario Giuliano. La nuova linea meridiana del Cassini è lunga piedi 178 e Once 6 e mezzo di nostra misura, ed è la seicentomillesima parte della circonferenza della terra all'equatore. Quando il Cassini tracciò la lunga sua linea, aperse il foro meridiano in siffatto punto d'una delle navi minori della Basilica, che la linea stessa, segnasse sul piano la lunghezza massima e la minima dei giorni, fosse un' aliquota precisa della misura terrestre, e scorresse tutta sul pavimento, senza intoppo nelle grandi basi delle immani colonne che dividono la maggior nave dalle minori. Volgendo poi il 1778, fu risarcita la detta linea con direzione del nostro esimio matematico Eustachio Zanotti , che la ridusse ancora a misura più precisa, come riferisce in una descrizione che mise alle stampe in que* giorni » rendendo conto di ciò che aveva operato. £ così ebbe fatto il Cassini , pubblicando una memoria sulla meridiana di Bologna, quando rifece l'antica del Padre Danti , per ogni rispetto inferiore alla Cassiniana. Nella parte inferiore dell'amplissima finestra, sopra la porta principale della Basilica, vedesi ancora la tavola in forma di trapezio, che servì al Cassini per misurare l'altezza del polo, tracciando una meridiana immaginaria parallela a quella di marmo, la quale scorre tutta orientale alla porta maggiore suddetta.
   Nell'anno del quale parliamo (i4Lnglio) Papa Alessandro concedette per suo Breve alla'città ed al senato di Bologna di poter fare ogni 'anno per quindici giorni una fiera franca di cavalli ed altri animali dall'unghia intera, la quale incominciava l'ottavo giorno di Novembre, e si teneva nella Piazza del Mercato, dove il Cardinale Gian Girolamo Lomellini Legato due anni dopo fece alzare una Colonna, nella cui sommità vedevansi i sei monti e la stella, arme gentilizia blasonica delia famiglia Chigi, cui apparteneva Alessandro VII. Pontefice. —