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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Ottavo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1846, pagine 848

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a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNESI
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   noti fa mai né fonditore, nè artefice in metalli. Per la qual cosa non recherà più meraviglia se in oggt vediamo tutt'altra statua (lavorata un buon secolo più tardi) locata nel posto medesimo dov'era quella di Paolo. Lo stesso delirio, che struggeva gli stemmi , distrusse pure la statua del toscano artefioe lodato.
   Ma se l'immagine di Paolo conveniva al luogo ed al titolo dell'Aula, ben vi si addice quella ancora d'Alessandro VII. de'Ghigi o Chigi da Siena, la quale da un anno vi si vede. Dorostante Maria Dosio o d'Osio o Deosi, orefice fiorentino, scultore « fonditor di bronzi valentissimo, compì nel 1660 la parte di gettito del simulacro d'Alessandro, e sotto al calzare sinistro incise suo nome d'artefice, e il luogo in cui nacque, e il tempo preciso in che quest'opera ei lavorò. La quale opera (come tutte le Guide antiche di Bologna giustamente riferisco» no) era nella prima stanza entrando per la Porta Giuliana alla residenza dei Governanti; stanza che fu detta degli Svizzeri dalla guardia che vi stava ; stanza che adesso fa parte d' un' ampia sala , che alle camere del Legato introduce; dalla quale venne tratto il simulacro ne'tempi infausti, e posto indebitamente nel Museo d'Antiquaria, di dove poi nella grande sala in discorso. Ora, l'anno 1660 che reca il tempo della fattura Deosiana , è lo stesso appunto in cui la sala Farnese venne condotta a quel pensiero che manifesta di presente : e bene sta che l'effigie d'un Pontefice colà si mostri, dove un Legata suo commetteva un lavoro, lui regnante.— Giulio III., Paolo IV. e Pio IV. (che tennero il soglio di Pietro dal i55o al i565) acrebbero di alcuni ornamenti un'Aula sì vasta: ma questi più non si veggono; e solo vi si conserva la Porta Giulia, la dipintura di tutto il luogo (che ornai verremo ad accennare) e l'ornamento ideato del perugino Galeazzo Alessi, per introdurre a quella grande Cappella interna, ch'oggi in Archivio è convertita. Esso ornamento fu eseguito nell'anno iS55 per cura
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