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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Ottavo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1846, pagine 848

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a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNESI
   739
   t Bolognesi gli rispediscono altri Ambascia«* tori, fra i quali il Vescovo Albergati. Nod sono valutate dal Papa le loro ragioni ; onde discende alla scomunica verso il Consiglio , e all' interdetto della città, che fu dal Vescovo pubblicato.
   Non appagato il Papa , vedendo che i Bolognesi non cedevano, manda sul territorio un grosso esercito sotto il comando del Cardinale Gabriele Condulmiero ; laonde i Bolognesi per riparare a tanti danni sono costretti a cedere : riservandosi però di poter creare ogni due mesi il loro Gonfaloniere di Giustizia» il Podestà e i loro soliti Magistrati.
   Ma scaltro il Béntivoglio, avanti che i Bolognesi cedessero, venne segretamente a patti col Papa, dal quale per mezzo del suo Generale Braccio da Montone ottenne in dono 10,000 Scudi e Castel Bolognese.
   II Papa spoglia il Béntivoglio della Signoria di Castel Bolognese.
   1427 II Pontefice riacquista Imola ch'era passata al Duca di Milano, e ne dà il possesso al Cardinale Alamanni t molto disgustandone i Bolognesi.
   14&8 In questi anni , quattro Presidenti ressero la città, l'ultimo de'quali fu Ludovico Alamanni.
   I Bolognesi malcontenti del Governo loro, tentano nuovamente riacquistare la libertà, la quale per mezzo dei Canetoli ottengono j e liberatisi dal Legato, ritornano nella loro primiera condizione di Repubblica.
   I Bolognesi respingono valorosamente Nicolò da Tolentino condottiero di un esercito Fiorentino. Ciò toglie al Pontefice la smania d' entrare iu guerra con essi ; ed incarica invece il Cardinale Capranica suo Legato in Romagna, a persuadere i Bolognesi di ritornare
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