BOLOGNESI
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terra di Cento Niccolò Acciapaccio Vescovo di Tropea , il quale dichiarò essere egli il nuovo Governatore di Bologna, spedito da Eugenio IV successore di Martino. I Bolo* gnesi vogliono salvi gli antichi patti : il Governatore fa venire l'esercito del Pontefice, s'impadronisce di diversi Castelli, e dopo molta perdita dall'una e dall'altra parte, si vieue alla pace, rimettendo l'antico Governo , ad eccezione ohe il Legato chiame-rehbesi Governatore e sarebbe scelto dai Bolognesi. Non volendo sulle prime accettare l'Accapaceio i capitoli della pace\, dopo molti contrasti, furono dal Commissario del Papa al Campo, Gio. Boschi, accettati, il quale presentò lo stendardo di Libertà al Gonfaloniere, e fu riconosciuto Governatore. Durando le ostilità al Campo, il Bosohi rimette il Governo a Fantino Dandolo.
1433 II Dandolo tenta distruggere' i Riformatori
dello stato di Libertà, ed ancora sottrarsi alla dipendenza dei ao Consiglieri già stabiliti mediante l'accordo col Papa, introdu^ eendo in città un Capitano con molti soldati Pontifici ; ina accorgendosene i Bolognesi , fu scacciato unitamente ai soldati.
1434 Alle preghiere de' Bolognesi , il Papa manda
loro per Governatore il Cardinale Marco Con-dulmieri. Rinnovatisi gli odii e le risse fra i Cittadini : ed i Canetoli, ambendo la Signoria di Bologna , ricorrono al Duca di Milano , mediante il quale levano essi al Cardinale il Governo , e lo fanno prigione , perchè avea occultamente tentato d' introdurre in Città il Gattamelata Capitano dell'esercito del Papa. Fattosi intanto Signore della Città il Canetoli, rimanda al Campo il Pontificio Governatore, ed abolisce il Consiglio dei Venti , sostituendovi i Dieci di Balia.
1435 Volendo il nuovo Signore che i Magistrati in
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