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ANNALI
tutto fossero a lui dipendenti, incontra la msla sorte di essere dal Popolo deposto, 0 Bologna ritorna alla protezione d'Eugenio IV, • che in Firenze sottoscrive i Patti f che a no* me de' Bolognesi furono accettati dal Fosca* rari e dal Ghislardi. Venne Governatore Da* niele Scotti Vescovo di Concordia ; Podestà , Baldiserra da Offida uomo di smoderati costumi , e Gasparo da Todi per Ufficiale delle bullette ( che soprantendeva alla tesoreria del vino) e cui le nostre storie chiamano empio ladrone.
Dubitando i Canetoli del carattere di questi dignitari, si prendono volontariamente il ban-do con altri loro amici ; temendo il Pontefice ed il Governatore la potenza di Antonio Bentivoglio e di Tommaso Zambeccari, con falsi pretesti li richiama in Città; ua giorno che con lui trattenevansi amichevolmente , avendoli tutti e due nelle mani , di proprio arbitrio li fa segretamente strangolare, e seppellire di nascosto.
2486 Sembrando al Governatore che la morte dei due indicati bolognesi e la fuga dei Cane* toli, non fosse bastante ad assicurare il Governo ; e sempre affettando dì non aver a cuore che la sicurezza della Città, ordina che sia riedificato il Castello di Galliera ; ciò che si esegui dal Consiglio senza contraddizione.
Papa Eugenio entra solennemente in Bologna , e conferma tatti i Capitoli stabiliti in Firenze.
1437 II Pontefice nomina Legato a Bologna , contro le convenzioni , il Cardinale Giovanni da Rupescissa. Questo nome di Legato muove gran mormorio fra il popolo , che meditava sollevarsi , ma sul momento il Pontefice riparandovi , allontana il Legato, e nuovamente costituisce Governatore lo Scotti » che feoe p°i Cardinale.