BOLOGNESI
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<438 II Duca Milano Filippo Maria Visconti protonde il dominio di Bologna, e Niccolò Pio-ci nino suo Capitano ne tenta un possesso. Ma la solerzia dei Gonfalonieri e Massari che armarono i 4 Quartieri, sedarono i tumulti che erano cominciati nel popolo, e ridonarono alla città la necessaria quiete.
Le gravezze dei Ministri unite alla freddezza del Papa, disgustano i Bolognesi ; di più il Pontefice per bisogni di stato esige una contribuzione di 3o,ooo Ducati per convocare un Concilio , e mentre si aspettava questo Concilio, il Papa parte per Ferrara.
Stanchi i Bolognesi e sempre irrequieti per tali vessazioni, Malvezzi, Fosca rari , Zam-beocari , Fantuzzi, ed altri partigiani dei due strangolati, Antonio Béntivoglio e Zam-beccari, colgono questo punto per vendicarli, e rendere la libertà alla patria; perciò con tutta segretezza introdotto in città il Piccinino Capitano del Visconti, con numerosa soldatesca , assalgono il Castello di Galliera, ne scacciano il Legato e i suoi Miuistri, ed in tal modo Bologua torna a libertà.
Fu intanto ristabilito il Governo Repubblicano , creando nuovamente i 10 di Balia e i 16 Riformatori.
<441 II detto Piccinino fu scelto dai Magistrati alla sovraintendenza del Governo , che si pose sotto la protezione del Duca di Milano.
i44a È destinato alla sovraintendenza e alla custodia di Bologna Francesco Piccinino figlio di Niccolò.
i443 Eugenio IV trovandosi nuovamente in Firenze , pensando al modo di ricuperare Bologna , non poco pesandoli una tal perdita, viene con accortezza a trattato col Duca Milanese.
Scoperto il Piccinino che Annibale Béntivoglio,
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