BOLOGNESI
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ricorsero « Carlo Viceré di Napoli ohe tra* vavasi in Romagna , ed al Marchese di Mantova. Il Béntivoglio pose in armi la città, affidando il comando della soldatesca a Nestore Manfredi Signóre di Faenza, il quale benché forte , fu rotto alla RiCcardina dal Marchese di Mantova. ,
11'Béntivoglio temendo di peggio , domanda
'ed ottiene una tregua col Viceré. Riconciliati gli animi , viene accettato per Governatore Giacomo Yanuoci Vescovo di Perugia , che prima era stato ricusato. l45oIl Pontefice mette per Legatoli Cardinale Bessarione.
OoritiViUano i fuorusciti a macchinare1 contro i Bentivogli. '
i45i Riescirono finalmente i fuorusciti con nnò strattagemma a introdursi in città; ma colti dal Popolo furono respinti con buon numero di prigioni , fra i quali Fràncesco Ghf-»il ieri, che fu fatto morire, come-fautore della morte d'Annibale , sulle rovine della propria casa.
1454 Furono compilati S due volumi degli anti-
chi Statuti della città, nei quali venne confermata l'autorità e la fortna dell' Antica elezione degli Anziani Consoli, stabilita nel 1388. • *
Béntivoglio Lodovico, oratore ftloquentissimo, è mandato Ambasciatore ai Papa dal quale è fatto Cavaliere e Conte Palatino.
1455 Calisto III, succeduto al Papa Nicolò V, ' conferma i Capitoli e privilegi di Bologna,
nòminaodovi a Governatore Lodovico Milani Vescovo di Segabia; Jacopo Picoinino tenta di farsi signore di Bologna, ma resta sventato ogni suo progetto, da Francesco Sforza.
>458 Pio II succeduto a Calisto III conferma il concordato coi Bolognesi (tg Agosto).
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